E’ di oggi la notizia giunta fino alla Capitale che il responsabile della Basilicata della Democrazia Cristiana, avvocato Vincenzo Di Sirio, nonché vice segretario nazionale della per la riunificazione della Democrazia Cristiana con le altre formazioni politiche, che si riconoscono nei valori cristiani e nel proseguimento del pensiero politico di Sturzo, De Gasperi ed Aldo Moro, il profeta della Pace universale, assassinato dalle Brigate Rosse, ha raggiunto un accordo politico per le elezioni regionali della Basilicata, sostenendo il candidato del PD e 5 stelle Piero Marrese. L’attualità con scadenza a causa delle immediate elezioni consegna all’indistinto associante termine “ sinistra” o forze politiche che si autodefiniscono progressiste, nella contingente realtà politica della Basilicata la necessità di superare il “frammentismo” destinato al fallimento elettorale al punto che resta difficile comprenderne il perimetro politico, i confini delle dottrine politiche, salvo considerarli raggruppamenti di gruppi partitici che, considerato il clima generale di radicali differenziazioni di esecuzione di tattiche politiche (che non sono da ritenere secondarie), evitano di restare nel partito di originario di appartenenza per evitare la formazione di correnti di partito, che sono state pesantemente censurate, forse con un po’ di esagerazione. Ciò ha comportato che neppure una linea comune di base, di un minimo comun denominatore, una modalità di azione politica che possa limitare le differenze ed abbattere quelle barriere senza senso, potrebbero nascondere, dietro fantasiose condotte attive di differenziazioni vaghe ed incerte, antiche, patetiche, antipatie o indistinte rivalità personali, che portano i contendenti alla sconfitta comune. L’assenza di una uniforme attività politica, con incomprensibili difformità di metodo, impone l’urgenza di tracciare un percorso unitario che possa con le varie anime, pur nei distinguo di singoli temi, riconoscersi almeno in un denominatore comune per l’agire politico che è stato con immediatezza colto dall’intelligenza attiva del Vice Segretario nazionale del partito della Democrazia Cristiana Vincenzo Di Sirio per costruire, sia pur a livello locale, un accordo che fonda le basi per la creazione di un moderno pensiero politico cristiano in senso democratico e socialista che possa fungere da apripista per nuovi e lungimiranti orizzonti di Pace, di concordia e di abolizione del suono dei cannoni e delle fiamme dell’odio verso l’altro da sé, che ormai segnano i tratti delle comunità locali, come pure quella nazionale preda di faide interne ed esterne in assenza di personalità di spicco capaci di aggregare per carisma o per agire sociale del fare e fare bene; l’etica della religione cristiana fatta azione, sostegno, aiuto, dono, verso chi ha bisogno senza distinzioni di bandiera e senza infingimenti e pratiche manipolatorie per conquistare posizioni di comando, segna lo spirito della natura umana scritto negli istinti sociali.
Le anime belle impegnate a tempo pieno nel commento ignorante e velenoso per moltiplicare i conflitti e disgregare la solidarietà sociale, sono i nemici del senso di appartenenza che la gente, il popolo, coloro che accrescono il benessere con il lavoro creativo e generano la ricchezza, provano soddisfazione per le piccole e grandi realizzazioni, e non appartengono al grande esercito di quelli che beneficiano del posto fisso e lo stipendio assicurato e sovente non offrono neppure il servizio dovuto, salvo i pochi destinati a svolgere il lavoro degli assenti. Non si comprendono, quindi, i confini delle dottrine politiche e dell’agire politico, tra le truppe, di Calenda, di Fratoianni, della moglie di Frastoianni, che pone dei giusti distinguo al tema della violenza di genere, del simpatico Angelo Bonelli.
Mistero anche per un gruppetto di persone perbene che non si capisce cosa abbiano a che fare con il divino ed insuperabile Marco Pannella, il poeta della Politica, ed in quanto poeta non ha lasciato una filiazione. I due principali sfidanti alla segreteria, Riccardo Magi e Federico Pizzarotti, stipulano un accordo dopo il forte intervento della leader Emma Bonino in cui chiedeva unità: Magi viene eletto segretario e Pizzarotti è eletto presidente.
Cade un velo pietoso sull’evanescente Luppo, oddio non ricordo, a sì Lappo, ma forse, aspettate che chiedo. Sì, grazie Lupi, Maurizio Lupi ex ministro delle infrastrutture. Meglio oscurare il palcoscenico.
Ecco il comunicato: E’ di questi minuti la notizia dell’accordo tra il Centro Sinistra e Casa Comune di Angelo Chiorazzo, per sostenere la candidatura a Presidente della Regione Basilica di Piero Marrese. Il Vice Segretario Nazionale D.C. avvocato Vincenzo Di Sirio, unitamente al Vice Segretario Regionale Emilio Candia esprimono soddisfazione in merito all’intesa trovata tra Chiorazzo e Marrese per il rinnovo della massima assise regionale.
Una campagna elettorale che si è delineata per traghettare la Basilicata verso un futuro, non certo per risolvere la Pace nel mondo, ma almeno per aggregare quelle forze, quei movimenti, quei cittadini che si rendono conto che, forse per responsabilità di tutti, con le dovute proporzioni e tenendo a mente che il mondo non è nato ieri, appare urgente evitare la montante guerra civile ed invitare a creare le condizioni per il lavoro creativo e non lo stipendio pagato dallo Stato che, peraltro, paga lo stipendio a quelli del posto fisso con il versamento di imposte e tasse di quelli che producono ricchezza ad alto contenuto di produttività, atteso che anche tra quelli del posto fisso sono pochi quelli che offrono i servizi con professionalità e responsabilità. I gatti non sono tutti grigi. Funziona così, non è di destra o di sinistra la soddisfazione dei bisogni primari e secondari, non privilegia i cittadini di destra o di sinistra l’utilizzo delle risorse pubbliche per amministrare la res publica, ma solo quelli che si alternano al potere e sia di destra che di sinistra piazzano i loro clientes per pagare l’aiuto avuto a conquistare i voti, peraltro, sempre più merce rara. E la guerra? E di destra o di sinistra? Chi fa affari con la guerra? L’avvocato Vincenzo Di Sirio lo sa bene e il lavoro di quotidiana costruzione sarà una impresa da Top Gun, ma ormai il tempo si è fatto corto.
La Democrazia Cristiana lucana aveva già individuato in Chiorazzo il candidato ideale verso cui far convergere la campagna elettorale, ma i numeri sono crudeli e obbligano scelte vincenti. Ovviamente. e lo sa anche un bambino della quinta elementare, l’esperimento va monitorato (come dicono quelli bravi) passo dopo passo.
Oggi tale convinzione trova una ulteriore conferma grazie all’unione che si è venuta a creare tra due persone che, riuscendo a mettere da parte ogni interesse personale, hanno trovato una giusta soluzione per dare risposte positive alla Basilicata e ai suoi elettori.
Il Candidato alla Presidenza Piero Marrese e l’intera coalizione sono pronti a scendere in campo per la propria terra, per la propria gente, e per tutti coloro che sperano in un futuro di rinascita per la Basilicata. E’ vero che sono parole già sentite, ma questa volta controllano i cittadini, il popolo lucano, che ha titolo e diritto di entrare educatamente nei palazzi del potere e sfrattare gli occupanti con decreto immediato.
Poi nel tempo breve il vissuto delle persone che si dedicano alla attività politica e per quel poco o per quel tanto che fanno dovranno abbandonare i termini “destra”, “centro”, “sinistra” perché non rimandano ad alcuna dottrina filosofica, ad alcuna teoria politica, ad alcuna scienza politica, ad alcuna sociologia, ad alcun principio politico, per non restare schiavi della abitudinaria pratica partitica.
Di Carlo Priolo