Non finiscono mai i ritrovamenti di testimonianze e documenti in grado di aggiungere un tassello in più alla conoscenza degli accadimenti che hanno costituito la vita e le vicende dei classici. Ed è per questo che i presidi archeologici vanno sempre tutelati. Non si tratta di gusto necrofilo bensì di aggiungere progressivamente testimonianze, rettifiche su quanto già conosciuto o aggiungere nuove conoscenze.
È il caso del ritrovamento di papiri a Ercolano che erano finiti carbonizzati ed ora salvati grazie alle tecnologie di imaging. Emergono nuovi elementi di conoscenza dell’antichità. Quello che appare più interessante riguarda la tomba di Platone all’interno dell’Accademia di Atene. Platone fu sepolto nel giardino in un’area a ridosso del luogo. Accanto c’è il Museion che consiste nel piccolo recinto dedicato alle Muse.
Ma non la sola tra le acquisizioni pervenute con il ritrovamento dei papiri.
Si conferma l’acquisizione per cui Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina. Il dato è importante perché colloca in modo nuovo l’episodio che chiunque ha studiato al liceo. Secondo quanto scritto, però, non sarebbe stato venduto in Sicilia, a Sicuracusa, a seguito di un rovesciamento di potere bensì sull’isola di Egina in una data che risale al 404 o al 399 a. C. Secondo la tradizione degli studi la messa in stato di schiavitù del filosofo invece risalirebbe al 387 a. C.
Si parla di altri episodi come il tentativo da parte del filosofo Eraclide di corrompere l’oracolo di Delfi. Si parla di Filone di Larissa che appare solo col nome e si dice essere morto per il contagio di una malattia.
Tutte nozioni dal valore apparentemente minimale ma nell’insieme contribuiscono a fornire un quadro nuovo dell’ambientazione di questi circoli letterari di un tempo. Hanno trovato anche pubblicazione nell’aggiornamento della Rassegna dei filosofi di Filodemo che consiste nel testo più antico di storia della filosofia greca. La parte relativa all’Accademia consiste in uno degli aspetti più interessanti di questo antico manoscritto che ora troverà nuova pubblicazione con implemento di pagine e notizie pari al trenta per cento del suo intero volume.
A coordinare questo progetto di nuove acquisizione Graziano Ranocchia, docente dell’università di Pisa.