Lavinio mare, non ci resta che guardare attoniti. L’auto è di un giovane della zona ed è stata letteralmente ” spogliata di tutto” ruote incluse. Veniamo a conoscenza che i ladri sono stati fermati e arrestati, sembrerebbero residenti in Aprilia, cittadina limitrofa. Forse gli stessi dei furti di gomme avvenute nei giorni scorsi nel comune di Nettuno.
Osserviamo l’auto, e riflettiamo sull’immagine comparativa che ci viene in mente.Questa auto a cui sono state tolte le ruote e smontata in pieno centro cittadino lasciandola solo con la carrozzeria, è il simbolo di un paese svuotato: Lavinio.
Nulla più lo caratterizza, nulla è rimasto degli antichi fasti, degli anni d’oro della perla del litorale, fiore all’occhiello di Anzio.
Meta rinomata di villeggiatura per la sua amenita’ e eleganza, ricercata per la tranquillità e l’elevata raffinatezza e signorilità sia dell’ambiente che delle persone, oggi è una cittadina persa.
Da anni ormai le cronache dei giornali locali e nazionali evidenziano illegalita’ diffusa e un senso di insicurezza e paura si è insediato nella popolazione.
Il lungomare è impraticabile, come del resto tutta la parte sud del paese, non solo perché è desolato ma perché è preda di bande e di balordi.
Persone giovanissime e meno, di dubbia moralità e di accertata affiliazione delinquenziale, che ormai spadroneggiano, creando problemi, dalle semplici liti alle risse, dal furto alle rapine alle truffe, impediscono lo svolgersi della vita quotidiana.
Abusi, estorsioni, furti, illegalita diffusa che costringe i residenti a limitarsi nel “vivere” il paese, impossibilitati a fare tranquille passeggiate, fermarsi a socializzare in piazza, con conseguente perdita economica per le attivita commerciali ormai quasi tutte a rischio chiusura. Ci si domanda chi avrebbe potuto e dovuto bloccare questa escalation di violenza, prepotenza e delinquenza, quando si era perfettamente a conoscenza della realta’ di micro e macro criminalita presenti sul territorio, ma come sempre si minimizzava. Ed ecco che oggi i balordi arrivano a dar fastidio anche ai più tranquilli e fragili: gli anziani.
Lunedi 7 maggio in pieno giorno, due donne anziane, mentre passeggiavano per Lungomare Enea, sono state vittime di uno scippo e oltre all’immane spavento, e al danno economico sono cadute rovinosamente a terra riportando contusioni e fratture importanti. Uno dei tanti scippi. Qualche sera prima un tentativo di furto è terminato in rissa.l in piena piazza. Giovedi 22 aprile a mezzanotte, lampeggianti in viale Re Latino: i Carabinieri sono intervenuti per spari in strada, nessuna vittima, nessun ferito, nessuna denuncia, nessun testimone, tranne uno, forse lo stesso che ha chiamato, un gelataio, che però ha solo sentito tre spari (ma in terra si trova solo un bossolo) e non ha visto nessuno in strada. Mistero o omerta? Testimonianza o precauzione? I Carabinieri indagano con massimo riserbo. Perche?
In realtà c’è da dire che Anzio vive ormai in una situazione delicatissima, dove la giunta è stata sciolta per presunte infiltrazioni mafiose e gli atti delinquenziali sono all’ordine del giorno passando dalla microcriminalità a reati molto più gravi. Il sommerso dilaga e, anche chi sembra essere “pulito” o “insospettabile”, si rivela poi marcio. Un paese ormai con grandi difficolta’, in una realtà difficile e degradata, con un tessuto socioculturale degradato.
La parte “nord” del paese intanto è attenzionata in modo particolare dalle Forze dell’Ordine con maxi operazioni contro spaccio e malaffare. In data 10 maggio sono state effettuate operazioni per sgominare la piazza di spaccio con sequestri e arresti, sgomberato anche il palazzo dello spaccio alla Sacida.
“Lavinio Terra di nessuno” titolavamo qualche anno fa. Tra baby gang, violenze e sparatorie i turisti non tornano e i residenti scappano.