Oggi è scomparso Paolo De Grandis. Se ne è andato per sempre e mai e poi mai avrei voluto scrivere di questa ferale notizia. Veneziano, classe 1957, è stato presidente e fondatore della PDG Arte Communications oltre che curatore di numerose mostre in Italia ed all’ estero dedicando particolare attenzione agli artisti emergenti.
Veneziano, classe 1957, è stato presidente e fondatore della PDG Arte Communications oltre che curatore di numerose mostre in Italia ed all’ estero dedicando particolare attenzione agli artisti emergenti. Dal 1984 al 1990 ha diretto la Fondazione Academia, dove ha organizzato la sua prima mostra Quartetto co-curata da Achille Bonito Oliva, Alanna Heiss e Kasper Koenig, realizzata nel 1984 presso la Scuola Grande S.Giovanni Evangelista in concomitanza con la 41° Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia con opere di artisti come: Enzo Cucchi, Bruce Nauman, Luciano Fabro, Joseph Beuvs. Nel 1985 la Fondazione Academia e FIAT USA finanziarono la prima mostra dell’Arte Povera a New York al Moma PS1 dal titolo The Knot con la curatela di Germano Celant. Il 10% del ricavato della vendita dei biglietti è stato devoluto all’UNESCO per la campagna di Tutela di Venezia.
A De Grandis il pregio di aver portato l’arte “fuori dalle sedi tradizionali”, rendendola fruibile al grande pubblico. Personaggio visionario ed eclettico è stato tra gli organizzatori di Art Taiwan – il primo Padiglione Nazionale fuori dai Giardini della Biennale, e nel 1998 ha contributo alla realizzazione di OPEN – Mostra Internazionale di sculture e installazioni in concomitanza con la Biennale del Cinema di Venezia con Pierre Restany che ne ha curato le prime cinque edizioni. Con gli anni OPEN è diventata una manifestazione sempre più importante giungendo a coinvolgimento di artisti da 75 Paesi, tra questi: Yoko Ono, Emilio Vedova, Marisa Merz, Mimmo Rotella, Fabrizio Plessi, Arman, Magdalena Abakanowicz, Max Neuhaus, Chen Zen, Ju Ming e molti altri ancora. Una carriera quella di De Grandis costellata di successi e centinaia le mostre da lui organizzate sino al 2022, come: OPENASIA – edizione speciale curata col critico d’arte cinese Chang Tsong-zung, con progetti come Gli Etruschi in Oriente a cura di Philippe Daverio.
Già curatore della 1a partecipazione del Padiglione del Marocco alla Biennale di Venezia nel 2005, l’anno successivo De Grandis vola in Marocco con la mostra Fez Fez di Fabrizio Plessi , che inaugura il Museo d’Arte Contemporanea di Hassan di Rabat , da lui diretto col coordinamento di Fathiya Tahiri. Nel 2013 con Claudio Crescentini matura l’idea di portare nella Capitale alcuni artisti internazionali che avevano partecipato alla Biennale con l “From La Biennale di Venezia to MACRO. International Perspectives”.
Una vita la sua dedicata alla sua grande passione per l’arte, e punto di riferimento per artisti e collezionisti. «E’ stato un compagno di strada e ho sempre associato Venezia alla sua figura e alla sua collaborazione. La sua scomparsa mi ha colpito, perché è come se fosse venuto meno uno dei “motori” di Venezia, in ogni Biennale c’erano le sue iniziative», così lo ricorda Achille Bonito Oliva.
Addio Paolo, buon viaggio…….
di Daniela Paties Montagner, Componente del Club per l’UNESCO di Udine
Immagine in evidenza: Paolo De Grandis alla conferenza stampa di OPEN13 presso l’Hotel Excelsior, Lido di Venezia, autore : PDG Arte Communications