Lo scorso 17 Giugno, la senatrice di FDI Cinzia Pellegrino, presso il Senato della Repubblica Italiana, ha ricevuto una delegazione di associazioni per riflettere e porre luce sul fenomeno della violenza analizzato senza alcuna distinzione ideologica di genere.
Erano presenti:
- ADIANTUM – Presidente Giacomo Rotoli ( rappresentato in delega da Fabio Nestola),
- ANKYRA – Presidente Veronica Coppola, con la vicepresidente Patrizia Montalenti e Andrea Sciarrillo avvocato del Foro di Roma,
- A. Pro.S.I.R. – Vice presidente Adamo De Amicis, con la psicoterapeuta Antonella Baiocchi responsabile del Centro Anti Violenza Oltre il Genere e del primo centro italiano di Rieducazione Maltrattanti Oltre il Genere, anche donne,
- CAsPEr – Presidente Rosso Anna,
- CIATDM – Presidente Aurelia Passaseo, rappresentato da Antonella Baiocchi Responsabile CIATDM regione Marche,
- COLIBRI’ – Presidente Mauro Lami,
- C.S.A. – Direttore Fabio Nestola,
- LUVV – Presidente Rita Fadda, insieme ai componenti dello staff Lorenzo Cornia e Rita Ronchi avvocato del Foro di Roma,
- MEDEA ODV – Presidente Francesco Longobardi rappresentato da Antonella Baiocchi Responsabile MEDEA ODV regione Marche,
- PAPA SEPARATI LIGURIA – Presidente Mauro Lami,
- PERSEO – Presidente Fulvia Siano (Centro Antiviolenza Maschile),
- PRIMERO INFANCIA INTERNATIONAL ONG – Responsabile per l’Italia Giacomo Rotoli ( rappresentato in delega da Fabio Nestola),
- SEPARAZIONE PAPA’ – Presidente Gianni De Carolis,
- UOMINI DONNE IN MOVIMENTO – Presidente Giacomo Rotoli ( rappresentato in delega da Fabio Nestola)
Alla Senatrice Pellegrino, cui va un sentito ringraziamento per la disponibilità, fino ad oggi mai ricevuta da nessun altro parlamentare sul tema specifico, sono stati esposti in modo esaustivo tutti gli elementi e le informazioni che svelano l’assoluta strumentalità ideologica con cui la diffusione dei dati sulla “violenza a sesso unico” (agita solo dall’uomo e mai dalle donne) mira, da un lato, a creare un clima di allarme sociale utile alla ricezione di corposi finanziamenti a fondo perduto da parte delle organizzazioni femministe e, dall’altro, ad oscurare il fenomeno della violenza subita dagli uomini, che rimangono senza alcuna tutela né diritti.
I presenti hanno fornito preziose indicazioni alla Senatrice, tra cui l’esigenza di indagare in modo standardizzato anche la violenza subita dagli uomini in ambito domestico in quanto ad oggi viene indagata ad ogni livello, compreso l’Istat, solo la violenza subita dalle donne. A parte l’ormai datata ricerca di Nestola Macrì “Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile” (Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza – Vol. VI – N. 3 – Settembre-Dicembre 2012), ad oggi non esiste nulla che indaghi in modo sistematico questo aspetto, ad eccezione
- della capillare ed ultra decennale ricerca portata avanti da Fabio Nestola, dei fatti di cronaca cartacei ed on line, che riportano le violenze agite dalle donne e quelle che vedono vittime gli uomini (i sorprendenti dati sono visionabili su www.lafionda.com )
- e i Report che dal 2020, presenta puntualmente ogni anno l’associazione A.Pro.S.I.R. in merito all’utenza che accede al CAV Oltre il Genere, il Centro Anti Violenza che gestisce ed aiuta gli uomini e le persone lgbt che subiscono violenza (report visionabili su www.laviolenzanonhasesso.com )
Tra le innumerevoli informazioni fornite, anche le seguenti:
Veronica Coppola, tra le varie questioni affrontate, ha fornito alla Senatrice preziose indicazioni in merito a disposizioni europee che si prestano a supportare la causa;
Fulvia Siano e Rita Fadda hanno riportato i toccanti casi tra i molti casi di uomini vittime di violenza che hanno in carico con le loro associazioni e la difficoltà a farsi ascoltare ed aiutare dalle istituzioni;
Adamo De Amicis ha puntualizzato un aspetto troppo spesso eluso: la necessità di reperire fondi, dato che il lavoro di tutti i presenti (da anni al servizio della tutela di centinaia di uomini vittime di violenza), è effettuato a completo carico delle associazioni;
Mauro Lami ha esposto il dramma dei papà separati, ambito in cui, le deleterie conseguenze della “demonizzazione degli uomini e della santificazione della donna” si rendono particolarmente visibili (anche attraverso l’altissimo tasso d suicidi): padri ridotti sul lastrico, senza più una casa, allontanati dai figli ;
Patrizia Montalenti tra le varie riflessioni, ha parlato della propria passata esperienza nei CAV tradizionali, puntualizzando che dal riconoscimento delle vittime attualmente escluse dalla tutela, le donne vittime di violenza non hanno proprio nulla da temere;
Antonella Baiocchi ha posto l’attenzione sulla “anticostituzionalità” della attuale discriminazione verso gli uomini( e gli altri generi lgbt) sottolineando che per contrastare la tossica ideologia dell’uomo considerato a priori violento, è necessario effettuare una adeguata formazione psicologica-relazionale in merito alla “sana ed inclusiva” matrice della violenza (“analfabetismo psicologico e gestione dicotomica delle divergenze”). Una spiegazione della violenza inclusiva e moderata, che, una volta conosciuta, riconcilia uomini e donne facendo comprendere nel profondo i motivi per cui la violenza non va legata al Genere. A questo proposito, dato che con A.Pro.S.I.R. offrono gratuitamente questa formazione a chiunque lo richieda, mette a disposizione della Senatrice questa opportunità formativa (info su www.aprosir.it );
Andrea Sciarillo ha posto l’accento sui limiti del Codice Rosso che, al di là del fatto che viene attivato in modo discriminante (per le denunce delle donne si attiva immediatamente, ma non per quelle degli uomini) nella sostanza in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza domestica non è altro che un palliativo;
Rita Ronchi ha elencato una serie dettagliata di falle del sistema giudiziario che necessitano di essere sanate;
Lorenzo Cornia ha parlato delle difficoltà economiche dei padri separati, fornendo indicazioni in merito alle attuali dissonanze durante le separazioni (ad esempio nella questione degli assegni di mantenimento) e ha disquisito sulle falle del 1522 portando alla luce che quel numero, oggi dedicato solo ai servizi che aiutano le donne, in realtà era nato per essere al servizio di tutte le violenze.
E’ stato toccato anche l’aspetto delle sottrazioni internazionali, in cui la gran parte delle volte sono le madri che strappano i figli ai padri e le falle degli ingranaggi burocratici e legislativi che impediscono di porre giustizia a queste violenze che si riversano di certo sui padri, ma soprattutto sui minori, strappati come pacchi postali all’amore di un genitore ed esposti ad un conflitto di lealtà verso di esso.
La Senatrice Cinzia Pellegrino, che si è intrattenuta con il gruppo per quasi due ore, ha dato la massima disponibilità a sostenerlo nella missione, sottolineando tra le varie cose, la necessità di far emergere il problema attraverso apposite iniziative informative e formative.