Mauro Lombardo e Marco Innocenzi. Il primo Sindaco della Città di Guidonia Montecelio, il secondo Sindaco del comune di Tivoli. Giovani, preparati, competenti, decisionisti, approccio manageriale alle problematiche da affrontare e una gran voglia di fare. Di fare bene, ovviamente. Sono due primi cittadini da seguire con attenzione perché, evidentemente, interpretano la politica in una maniera dinamica e proattiva.
Evitano lo scontro diretto, personale, ma si impegnano in un confronto continuo con la Città. Determinando, va detto, un costante malumore degli immancabili “Leoncini da tastiera” che affollano il virtuale, quelli che hanno da ridire su tutto e tutti. Relegati, però, per lo più, a sfornare qualche video in formato casalingo.
La Rete ha cambiato, irreversibilmente, il modello comunicativo con il quale i Municipi dialogano con le loro comunità. Sono saltati i vecchi schemi della comunicazione tradizionale e dell’acquisizione del consenso. Quello porta a porta, del bussare casa per casa per intenderci.
In fondo, al di là delle strutture istituzionali deputate alla comunicazione che li affiancano, Lombardo e Innocenzi sono social media di se stessi. Questo, soprattutto a Guidonia Montecelio (dove la consiliatura ha più mesi sulle spalle), sta mandando in tilt le vecchie prassi legate al politichese. Con partiti che, seppure in qualche caso rappresentati da personaggi anagraficamente giovani, rimangono ancorati a un passato che tale è e resta.
L’asse creatosi tra Guidonia Montecelio e Tivoli, rispetto all’Ordinanza riguardante il consumo e la vendita degli alcolici è, forse, a guardare con attenzione, un primo esperimento politico e amministrativo di gestione condivisa di un territorio che ha grandi potenzialità e un numero di abitanti importante se somma quello dei due comuni. Se vogliamo, è un salto di qualità nella rappresentanza degli interessi collettivi che ha spiazzato molti. Probabilmente, a nostro avviso pure auspicabilmente, l’asse Lombardo-Innocenzi non si fermerà a questo provvedimento.
Continueremo a seguirli con attenzione perché rappresentano un elemento di interessante e apprezzata novità politica in uno scenario locale che, per decenni, ha riproposto sempre gli stessi schemi. Se non gli stessi cognomi.