Nelle settimane scorse, il Prof. Fabrizio Giulimondi, Preside del collegio di scienze Giuridiche a Lublino, della Copernicus Superior School di Varsavia, ha scritto un lungo articolo sulla riforma depositata dal senatore Manuel Vescovi, in Senato il 4 luglio del 2020, che concepisce il Paese in senso Presidenziale, Federale e Meritocratico. L’articolo è stato ampiamente apprezzato da alcuni accademici della Stanford University della California e sarà dato da leggere a studenti di diritto e scienze politiche.
Stati Uniti d’Italia: un’Italia Presidenziale, Federale, Meritocratica
Manuel Vescovi, senatore della Repubblica nella XVIII legislatura, autore del libro “OSA-non è mai troppo tardi”, imprenditore, Presidente Federale dell’associazione “Stati Uniti di Italia” e coach politico, ha adottato come strategia la divulgazione e la sottoscrizione a 100.000 cittadini del disegno di legge costituzionale, depositato al Senato della Repubblica il 4 luglio 2020, “Modifiche alla Costituzione in tema di forma di governo in senso presidenziale e forma di Stato in senso federale”, finalizzato ad introdurre nell’ordinamento giuridico italiano il federalismo, il presidenzialismo e il merito. Da questa sua idea, nasce un comitato, una testata giornalistica e un’associazione denominata “Stati Uniti d’Italia”, volta a percorrere un processo di formazione e di educazione al presidenzialismo e al federalismo.
Stati Uniti d’Italia: cambiamento di un Paese
La chiave di svolta, come riferito dallo stesso Vescovi, è quello di intervenire a livello strutturale per cambiare il nostro Paese. Nello specifico, guardare gli Stati Uniti d’America, la Germania e la Svizzera, come modello per una cambiamento trasversale, in chiave presidenzialista e federalista, che possano far crescere il nostro Paese, facendolo funzionare bene. L’obiettivo è quello di dare voce al popolo, facendo decidere ai cittadini, attraverso il voto, il Presidente della Repubblica che guiderà il paese per i prossimi cinque anni. Lo scopo della riforma è quello di vedere il nostro Paese capace di valorizzare le differenze territoriali, nel concetto di “Uniti nelle diversità”, un Paese meritocratico, snello, giusto e credibile a livello internazionale. In una parola: “Stati Uniti d’Italia”.