“Il dramma dei figli coinvolti nella guerra tra separati: tra i due litiganti il terzo soffre”.
Martedì 20 agosto alle ore 21.00, presso la Palazzina Azzurra di S. Benedetto del Tronto (AP) si è tenuta la terza ed ultima serata di Tatto, Contatto e Amore, l’originale format estivo ideato dalla psicoterapeuta Antonella Baiocchi, proposto da qualche anno dall’associazione A.Pro.S.I.R., (www.aprosir.it) con il patrocinio del Comune di S. Benedetto del Tronto.
Questa terza serata, dal titolo “Tra i due litiganti il terzo soffre”, ha affrontato la delicata tematica delle separazioni difficili: un argomento di estremo interesse che, nonostante la pioggia battente, ha inchiodato i non pochi spettatori intervenuti a seguire con interesse gli argomenti, riparandosi come potevano con ombrelli e buste di plastica.
La serata è stata aperta dal vice presidente A.Pro.S.I.R. Adamo De Amicis, il quale, dopo un toccante discorso di fine attività, ha ringraziato tutti gli enti patrocinanti nonché le associazioni che hanno sostenuto il format. I ringraziamenti più sentiti, De Amicis li ha dedicati al Comune di S. Benedetto del Tronto nella persona del Sindaco Antonio Spazzafumo, per la stima e il sostegno che mai ha fatto mancare alle iniziative proposte.
De Amicis ha poi passato la parola per i saluti all’assessore alle Pari Opportunità del Comune di S. Benedetto del Tronto, prof.ssa Lia Sebastiani, la quale, oltre a portare i saluti del Sindaco ha proferito parole di ammirazione e sostegno alle iniziative di spessore presentate dall’associazione A.Pro.S.I.R., definendole di importanza fondamentale per la cittadinanza, capaci di promuovere un cambiamento culturale verso la vera inclusione e il vero rispetto tra le diversità.
È stata poi la volta dei saluti del dottor Roberto Gobbato, pervenuto in rappresentanza dell’Ordine dei Medici della provincia di Ascoli Piceno, il quale, tra le varie questioni affrontate nel suo breve ma incisivo intervento, ha sottolineato la necessità di “guidare i genitori verso una separazione pacifica, in quanto non è la separazione che porta problemi ai figli ma la conflittualità tra i due adulti”.
Gli interventi sono stati aperti dalla dott.ssa Antonella Baiocchi, direttore scientifico dell’iniziativa (www.antonellabaiocchi.it) la quale, con la relazione «Motivi alla base dell’alienazione di un genitore» ha esposto una panoramica del tema della serata. La Baiocchi ha messo in luce che l’analfabetismo nei confronti della psiche (o mondo interiore) va a braccetto con “l’Analfabetismo Relazionale”, in quanto l’incontro con l’altro è l’incontro tra due Psiche, nei confronti delle quali entrambi gli interlocutori hanno scarsissimo controllo. Ha affermato: “Gli scempi relazionali di cui sono capaci adulti “Analfabeti” si rendono palesi soprattutto nel momento della rottura di un rapporto, e si riversano verso i figli che puntualmente vengono utilizzati come armi per fare la guerra al partner, con disastrose conseguenze a breve e lungo termine sul loro equilibrio psico-fisico e relazionale”. Tra gli scempi che solitamente si consumano quando l’amore finisce, la Baiocchi ha accennato anche alla Sottrazione Internazionale dei Minori, facendo a riguardo due considerazioni: una in merito ai numeri e una in merito al Genere del genitore che più di altri si macchia di questo reato: “In merito ai numeri, i dati dell’autorità centrale dal 2000 al 2023 parlano di 2514 minori residenti in Italia portati a vivere indebitamente all’estero. Questi numeri sono solo la Punta dell’iceberg… Bisogna aggiungerci le sottrazioni gestite dall’ambito civile; quelle gestite dall’ambito penale e poi bisogna aggiungerci tutti coloro che, autonomamente, tentano di andare riprendersi il bambino nei Tribunali esteri senza passare per l’autorità centrale…. Riguardo al Genere, invece, tutti coloro che mi conoscono sanno che la mia è una visuale inclusiva e che non amo fare distinzione di Genere, ma, visto che viviamo in una società che si ostina a demonizzare gli uomini (considerandoli solo carnefici) e santificare le donne (considerandole solo vittime) e a non capire che la violenza tra Adulti e nei confronti dei Minori riguarda tutti i Generi indistintamente, mi sento di sottolineare che nell’87% dei casi delle sottrazioni internazionali dei minori il carnefice è donna: sono le madri a strappare i figli dall’amore del padre”.
L’Avvocato Alessandro Capograssi, che dopo avere professato per 27 anni nel Foro di Roma, da qualche anno si è trasferito presso il Foro di Ascoli Piceno, nel suo interessante intervento, ha descritto il contesto delle separazioni dal punto di vista legale. Tra le varie cose ha messo in luce una prassi giudiziaria condizionata dalle tempistiche che gioca involontariamente a favore delle manipolazioni messe in atto dal genitore affidatario (in percentuale altissima la madre) per allontanare i figli dal genitore non affidatario (il padre). Lentezze che giocano a sfavore del diritto dei figli alla bigenitorialità. Purtroppo l’inosservanza dei provvedimenti del giudice civile da parte del genitore affidatario non trovano nella pratica alcun efficacie argine e rimedio. Fino all’ingresso nell’ordinamento della riforma Cartabia, i provvedimenti previsti per tutelare il diritto del genitore non affidatario al rispetto delle disposizioni del giudice, sono colmi di passaggi burocratici che a causa soprattutto delle tempistiche processuali diventano di fatto inefficaci nell’obiettivo di contrastare le manipolazioni messe in atto e preservare il diritto dei figli alla bigenitorialità. Pertanto, si esprime grande speranza nei confronti della riforma Cartabia istituita da qualche mese, che con l’introduzione all’articolo 473/Bis, del cosiddetto “Piano Genitoriale” cerca di porre rimedio alle lacune dell’attuale sistema, anche con l’introduzione di sanzioni di varia natura applicabili verso il coniuge inadempiente: dalla sanzione fino a 50.000 euro a favore della Cassa delle Ammende, all’ammonimento, al risarcimento sia del danno subito dal figlio depauperato del suo diritto di godere del padre, sia del padre depauperato del suo possibilità di godere del figlio.
Le strategie poste in essere dalle madri hanno un involontario complice nelle inevitabili lungaggini processuali.
L’avvocato esprime anche speranza sulla capacità della riforma in fase di applicazione di sanare le attuali difficoltà giudiziarie: dobbiamo aspettare di vedere gli effettivi risultati di questa riforma entrata in vigore solo da pochi mesi. Per dare conforto ai minori strappati al genitore non affidatario, oggi solitamente l’uomo, e alle centinai a di padri estromessi dalla vita dei propri figli si auspica che le innovazioni di questa riforma riescano a reprimere queste condotte patologiche di certi genitori e non vengano anch’esse vanificate dalle tempistiche processuali.
Toccante l’intervento di Marco Albani, padre separato di Salerno, che dal 2015 lotta per il diritto del figlio ad avere un papà. Nel suo intervento, oltre a raccontare la triste vicenda del figlio Alessandro di soli 10 anni, che da cinque non vede il suo papà, nonostante la giustizia civile e penale, si siano espresse in modo contrario condannando l’ex moglie, ha voluto contribuire proponendo soluzioni a queste drammatiche situazioni. Una su tutte la nomina per i Comuni di tutta Italia del Garante dell’infanzia e Adolescenza, e della figura di un mediatore familiare che agisca immediatamente prima che il conflitto tra gli ex coniugi diventi irreparabile. Solo così, a suo parere, si può evitare nella stragrande maggioranza dei casi che la coppia arrivi in Tribunale pronta a farsi la guerra. Una guerra le cui vittime sono esclusivamente i figli spesso minori.
A seguire i rappresentanti di due associazioni che si occupano di sostenere i genitori che nelle separazioni si trovano in grosse difficoltà da ogni altro punto di vista, anche economico. Per primo l’intervento del Dott. Giuseppe Bruno, vicepresidente dell’associazione di Assisi “Papà Insieme”, di Assisi, che ha sedi dislocate in molte regioni d’Italia. Dopo aver portato i saluti del presidente Emanuele Mencarelli, Giuseppe Bruno ha descritto la mission dell’associazione, puntualizzando che si occupa di sostenere i genitori senza distinzione di sesso, ma che il nome Papà Insieme è dovuto al fatto che in percentuale altissima, sono i papà che oggi finiscono sotto i ponti, depauperati di casa, denaro, figli e dignità.
Poi è stata la volta della associazione di Ascoli Piceno “SeparAzione Papà”, presentata dal dott. Marco di Marco, il quale, dopo aver portato i saluti del presidente Gianni De Carolis e del vice presidente Enrico Panichi, ha elencato le varie iniziative a favore dei minori e del loro diritto ad avere due genitori, realizzate in molti Comuni del territorio ascolano: il registro della bigenitorialità, la figura del garante dell’infanzia e adolescenza, la creazione della festa dei figli, ad Ascoli Piceno, la panchina azzurra simbolo della bigenitorialità, e molto altro.
L’iniziativa, oltre al patrocinio del Comune di S. Benedetto del Tronto, vanta il patrocinio di altri prestigiosi enti pubblici: la Regione Marche, il Consiglio Regionale Abruzzo, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo, la Commissione Pari Opportunità Regione Marche e la Commissione Pari OPPORTUNITÀ della provincia AP.
La conferenza mandata in diretta streaming su Facebook “Antonella Baiocchi profilo 2” sarà caricata a breve giro sul canale YouTube “Buona Politica Relazionale”.