A farne le spese anche le arnie tricolori del Ministero dell’Agricoltura, dopo che le vespe orientalis le hanno sterminate in poche settimane.
E’ una specie di calabrone particolarmente aggressivo, che si ciba preferibilmente di api come fonte proteica. La sua puntura è pericolosa anche per l’uomo. Le cause della sua diffusione sono il riscaldamento globale e la libera circolazione delle merci, che hanno permesso a questo imenottero di diffondersi in tutta Italia, ma in particolare nei centri abitati.
La vespa orientalis oltre ad essere un particolare predatore per l’ape mellifera, funge da potenziale vettore , meccanico e biologico, di agenti patogeni all’ interno delle colonie.
Uno studio dell’ IZSV e pubblicato sulla rivista scientifica Veterinary Medicine and Science, ha indagato la presenza di agenti patogeni veicolati da vespa orientalis, che potrebbero potenzialmente minacciare non solo la salute delle api, ma anche quella umana attraverso le sue punture.
Oltre che per gli apicoltori e le api in genere, questa particolare specie di vespa, può diventare un problema per l’uomo a causa di punture dolorose e ad alto rischio di reazione allergica.
Porterebbero inoltre, se non ricondotte ad un equilibrio ecologico, ad una capacità riconosciuta di veicolare agenti patogeni anche negli essere umani.
Occorre quanto prima predisporre un programma di controllo attraverso la corretta informazione dei cittadini, il monitoraggio delle regine con un “trappolaggio” mirato, la ricerca e la rimozione di nidi, per contenere gli effetti negativi della crescita esponenziale della vespa orientalis e in particolare del suo impatto sulle api e sulla sanità pubblica.
Massimiliano Pirandola