La Regione Siciliana, rappresentata dal presidente Renato Schifani, ha partecipato il 4 ottobre 2024 alle celebrazioni in onore di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, offrendo l’olio per la lampada votiva che arde perpetuamente sulla tomba del Santo. Questo evento annuale, che ogni anno vede protagonista una diversa regione italiana, quest’anno ha coinvolto la Sicilia, che torna ad Assisi dopo ventuno anni di assenza.
Schifani, accompagnato dai Vescovi delle diciotto diocesi siciliane e da migliaia di pellegrini, ha espresso con grande emozione l’importanza di questo gesto. “L’olio prodotto dalla nostra terra è frutto del lavoro appassionato della sua gente”, ha dichiarato, sottolineando come questo dono rappresenti un segno di unità tra la Sicilia e il messaggio francescano. Il presidente ha auspicato che San Francesco possa benedire e proteggere la Sicilia e l’Italia, mantenendo vivi i valori di pace, giustizia e solidarietà che il Santo ha insegnato.
Durante la cerimonia, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha avuto l’onore di accendere la lampada votiva a nome di tutti i Comuni d’Italia, segnando un momento solenne che è stato seguito da una grande partecipazione popolare e istituzionale. Presenti anche circa 2.200 pellegrini siciliani, oltre a numerosi rappresentanti della Chiesa e delle autorità locali, tra cui i sindaci di diverse città dell’Isola.
La donazione dell’olio non è solo un gesto simbolico, ma anche un atto concreto di sostegno alla conservazione del patrimonio culturale e artistico. Infatti, la Regione Siciliana ha contribuito con 20mila euro per il restauro di due importanti opere d’arte ad Assisi, dimostrando il suo impegno nella tutela della bellezza e nella promozione di valori universali.
Questa iniziativa è stata definita un segno di speranza e di fratellanza, incarnando i principi francescani di pace e amore per il creato. Schifani ha concluso il suo intervento esprimendo l’orgoglio per la partecipazione della Sicilia a un evento di così profonda importanza spirituale e culturale per l’intero Paese.
Giovanni Nocera