Il prossimo 26 ottobre, al Cinema Broadway di Roma, durante il “Gran Gala dello Sport”, Antonio Furgiuele riceverà un prestigioso riconoscimento per il suo contributo al mondo dello sport nel Municipio Roma V. Un uomo che ha dedicato la sua vita al calcio, sia come giocatore di calcio a 11 e a 5, sia come allenatore, Furgiuele incarna i valori fondamentali dello sport: rispetto, sacrificio e divertimento.
Quando gli chiediamo come si sente a ricevere questo riconoscimento, Antonio risponde con emozione: “È sicuramente un’emozione indescrivibile, un riconoscimento a tutta la mia vita calcistica sia in ambito di calcio a 11 sia nel calcio a 5 ed anche di allenatore di calcio a 5”. Parole che rivelano il profondo legame che ha con questo sport e quanto significato esso abbia avuto nella sua vita.
Riflettendo sul suo percorso, Antonio non individua un singolo momento chiave, ma piuttosto sottolinea come ogni fase abbia avuto un valore unico: “Ogni momento ha rappresentato per me un valore aggiunto che mi ha permesso negli anni di creare anche amicizie belle, sane, che si sono consolidate nel tempo”. L’importanza dei rapporti umani è centrale nel suo racconto, confermando come lo sport possa diventare un mezzo per costruire legami duraturi e autentici.
In qualità di allenatore, Antonio ha sempre cercato di insegnare non solo le abilità tecniche, ma anche i valori dello sport. “Ho tre regole che provo ad insegnare ai ragazzi: il rispetto, il concetto di squadra e il divertimento. È una ‘ricetta’ che, se si mescola bene, dà ottimi risultati non solo nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni”. Per Antonio, lo sport è una scuola di vita, in grado di insegnare lezioni che vanno ben oltre il campo da gioco.
Le sfide non sono mai mancate nel suo percorso, ma Antonio le ha affrontate con determinazione: “Le ho superate sempre con lo spirito di sacrificio giusto, con educazione, personalità e convinzione nei propri mezzi”. In un’epoca in cui il sacrificio viene spesso visto come qualcosa di negativo, Antonio sottolinea quanto sia importante per raggiungere gli obiettivi e crescere sia come atleti che come persone.
Per Antonio, lo sport ha un ruolo fondamentale nella società, come strumento di coesione e integrazione. “Lo sport è l’unico mezzo che permette di abbattere tutti i muri sociali, di religione, di colore. Mi piacerebbe vedere un maggiore coinvolgimento nelle scuole e nei centri sportivi, perché sono convinto che lo sport è la chiave per eliminare le distinzioni”. Un sogno di inclusione che trova pieno riscontro nei sorrisi e nella solidarietà degli atleti durante eventi globali come le Olimpiadi.
Guardando al futuro, Antonio è pronto ad accogliere nuove sfide, soprattutto a livello giovanile: “Se dovesse arrivare un progetto dove posso contribuire, certamente non mi tirerei indietro. I ragazzi devono essere sempre al centro di ogni progetto, insegnando loro poche regole e lasciandoli esprimere attraverso le loro capacità”. Una visione che mette al centro i giovani, e che conferma la dedizione di Antonio a trasmettere i valori dello sport alle nuove generazioni.
Alla fine dell’intervista, Antonio si rivolge ai ragazzi, incoraggiandoli a provare lo sport, qualsiasi esso sia: “È sempre positivo, si socializza, si fa gruppo, si creano amicizie che possono durare tutta la vita”. Un messaggio semplice ma potente, che racchiude tutta la sua filosofia sportiva.
Antonio Furgiuele è molto più di un allenatore e giocatore: è un mentore, un esempio di dedizione e un promotore dei valori fondamentali dello sport. Il riconoscimento che riceverà al “Gran Gala dello Sport” non è solo un premio alla sua carriera, ma un tributo all’impatto che ha avuto nella vita dei giovani e nella comunità sportiva. In un mondo in cui lo sport è spesso visto solo come competizione, Antonio ci ricorda che è prima di tutto una scuola di vita, un luogo dove si impara il rispetto, il sacrificio e la gioia del gioco di squadra.
Giovanni Nocera