“Ciascuno è un’isola autonoma. Siamo diversi uno dall’altro, la comunicazione tra noi è difficile perché ognuno ha un proprio background culturale, uno storico diverso, un valore esperienziale. Usiamo lo stesso codice digitale, la stessa convenzione tramandataci da secoli, arricchita nel tempo da neologismi che seguono l’evoluzione delle tecnologie, delle tecniche e della comunicazione; ma non sempre siamo in grado di capire l’esatto pensiero di chi ci parla. Una difficoltà tradotta nella pratica da continue incomprensioni, fraintendimenti e ostilità verbali che sollevano barriere sociali tra chi ne ha “solo” di economiche o culturali”… Inizia così il lavoro editoriale dell’autore, prof. Carmine D’Urso, che si interroga sulle emozioni della comunicazione, quel comune sentire e agire che unisce le persone; o almeno dovrebbe. Perché non è scontato e non è semplice che avvenga, oggi più che mai. Nell’era del digitale, dei social, del virtuale, avere rapporti squisitamente interpersonali, franchi, sinceri, diventa oltremodo complicato. “Filosofia della Comunicazione” edito da Curcio e con la straordinaria prefazione della prof.ssa Maria Rita Parsi è un libro utile a chi studia i processi comunicativi, ma non soltanto: dal linguaggio giraffa al Kintsugi, l’autore spazia fra le trame della storia e si affida a spunti di storie utili alla causa. Comprendersi e comprendere l’altro ancora si può, occorre solo ascolto, pazienza e volontà di farlo.