Il 22 ottobre, al Viminale, è stata presentata la XXXI Relazione sulle persone scomparse in Italia nel primo semestre 2024 più i mesi di luglio e agosto. Numeri impressionanti, nel complesso, specie per ciò che riguarda le denunce di scomparsa relative ai minorenni, che rappresentano circa il 70% delle denunce di scomparsa (69,6%). I minori italiani dei quali è stata presentata una denuncia di scomparsa sono stati 2370 (1061 femmine e 1309 maschi); ma se a loro si aggiungono i minori stranieri, il dato aumenta di ben 5773 denunce, delle quali 5109 riguardano i minori di sesso maschile.
Importanti soprattutto i dati sui ritrovamenti. Quando si parla di denunce, infatti, non bisogna dimenticare che, in alcuni casi, si tratta di minori che si sono allontanati più volte nel periodo preso in esame. “Questo è un aspetto molto importante – afferma Alessandro Mauceri (Chair MSNA) – non solo per avere il dato degli scomparsi, ma per capire cosa è stato fatto per evitare che un minore che aveva già manifestato la volontà di allontanarsi volontariamente dalla propria famiglia o dal centro dove era ospitato lo facesse di nuovo, dopo essere stato ritrovato. Sono moltissimi, infatti, i casi in cui tra le persone scomparse ci sono quelle scomparse almeno tre volte o addirittura fino a sei volte in pochi mesi”.
Sempre in tema di ritrovamenti di minori scomparsi, per quelli italiani la percentuale dei ritrovamenti è superiore al 72%. Questo dato è importante, poichè da un lato fa comprendere che sono stati compiuti notevoli progressi nelle capacità di ricerca e ritrovamento, ma dall’altro sottolinea un preoccupante disagio generale tra i minori italiani: in sei mesi sono 657 i minori italiani scomparsi e non ritrovati. Un numero elevatissimo – più di tre minori scomparsi e non ritrovati ogni giorno – ma soprattutto un numero che mostra un trend crescente rispetto al primo semestre 2023.
Il maggior numero di denunce è stato presentato in Lombardia: quasi il doppio della Campania, seconda regione, e oltre il doppio della Sicilia. Ma per contro, la prima regione per minori italiani non ritrovati è proprio la Sicilia, seguita dalla Campania. Diversa la situazione per quanto riguarda i minori stranieri; qui il maggior numero delle denunce di scomparsa è stato registrato in Sicilia (2043), un dato che è quasi il quadruplo della seconda regione (la Lombardia, con 570 denunce). Anche per numero di minori stranieri scomparsi e non ritrovati la Sicilia è di gran lunga la prima regione: 1427, cinque volte di più del numero di minori stranieri scomparsi e non ritrovati della Campania (seconda regione in questa triste classifica).
“Interessante sottolineare” – aggiunge Mauceri – “che, dal confronto con lo stesso periodo del 2023, emerge che il numero delle denunce di minori è calato sensibilmente e, di conseguenza, quello dei minori da ritrovare. Ma questo risultato è da attribuire alla diminuzione dei minori stranieri scomparsi, che sono passati da 7503 del primo semestre 2023 a 5773 nello stesso periodo del 2024. Al contrario, sono aumentate considerevolmente le denunce di scomparsa di minori italiani, passate da 2123 a 2370, e, di conseguenza, il numero dei minori non ritrovati”.
“Il fenomeno – conclude Mauceri – “così come sintetizzato nelle cifre della Relazione del Viminale meriterebbe un’attenta analisi da parte delle autorità, al fine di comprendere le cause di così tanti allontanamenti volontari e soprattutto programmare l’adozione di misure preventive per far emergere le condizioni di disagio negli adolescenti che decidono di far perdere le proprie tracce e poter intervenire prima che la situazione diventi critica”.