Lega del filo d’oro compie sessant’anni. Sostegno a persone sordocieche, educazione, riabilitazione, ricerca.
Renzo Arbore e Neri Marcore’ i testimonial
Roma, Teatro Abarico, il 19 novembre
Renzo Arbore e Neri Marcore’ sono i due testimonial dell’evento organizzato dalla Lega del filo d’oro nel cuore della capitale.
L’evento destinato alla stampa e ai mass media inizia con un percorso esperienziale fortemente legato agli argomenti cardine di tutte le attività dell’ente costituito sessant’anni fa. I giornalisti muniti di occhiali neri e di cuffie (ovvero, privati della capacità di vedere e di udire) vengono accompagnati per mano ai loro posti in sala salendo anche le scale. Impotenza e disperazione, ma anche un’immensa gratitudine nei confronti di chi ti guida – questo è ciò che si prova in quel quarto d’ora in cui ti catapultano nella dimensiobe in cui non puoi affidarti ai tuoi sensi. È così che affrontano la vita le persone che sono al centro dell’attenzione di questo e di altri eventi della Lega del filo d’oro, ovvero, i bambini e gli adulti sordociechi.
La lega del filo d’oro istituita sessant’anni fa da una persona affetta anch’essa di sordocecità, è un filo prezioso che mette insieme le persone sordocieche con il mondo esterno. Nata come associazione, viene riconosciuta dallo stato come un Ente morale che si pone l’obiettivo di “vedere e ascoltare oltre ciò che è possibile, per dare voce ai bisogni di chi non vede e non sente, migliorare la loro qualità di vita e promuovere maggiore inclusione all’interno della società”.
In tutti i sessant’anni dell’esistebza della Lega e soprattutto negli ultimi vent’anni, gli utenti dell’ente si sono triplicati, e sono state aperte nuove sedi in tutt’Italia. Oggi l’Ente è presente in undici regioni d’Italia: Abruzzo, Campania Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto. Tutte queste sedi e centri svolgono attività educative, riabilitative, tecnico-scientifiche e di ricerca. Non poco viene fatto anche per far riconoscere i diritti delle persone sordocieche e nella raccolta dei fondi. L’85 per cento delle attività vengono finanziate dai volontari e sostenitori della Lega del filo d’oro.
L’iniziativa è stata l’occasione per presentare la nuova campagna “Sessant’anni non si festeggiano, si fanno. Insieme” firmata da Arkage, agenzia post-digital con oltre vent’anni di esperienza nel mondo del non profit.
Il Teatro Abarico di Roma ha vissuto un momento emozionante in cui ha ripercorso la storia dell’Ente morale ringraziando tutti i sostenitori che hanno reso questo traguardo possibile.
È intervenuto Rossano Bartoli, Presidente della Lega del filo d’oro ETS, sottolineando la missione dell’Ente che va oltre l’assistenza. “È un progetto di dignità, inclusione e speranza affinché nessuno debba affrontare il buio e il silenzio da solo”, – ha detto.
Sono intervenuti i testimonial, artisti di chiara fama. Renzo Arbore è il testimonial della Lega del filo d’oro dal 1989 Renzo Marcore’ – dal 2014. Insieme si impegnano costantemente nelle campagne della sensibilizzazione, nella raccolta dei fondi per l’Ente morale e nel coinvolgimento di altri artisti nelle sue attività.
Molto incisivo è stato l’intervento di Paola, mamma di Nicola, un bimbo sordocieco. Ha condiviso con i presenti le difficoltà che affrontano le famiglie con figli aventi problemi alla nascita, motori e visivi. Ha parlato del proprio percorso all’interno della Lega del Filo d’oro. Ha richiamato il pubblico a dare una chance a chi non vede il proprio futuro, ma intravede comunque una possibilità: la comunità può fare tanto per dare la speranza e assicurare ai bambini sordociechi sostegno, cura e percorsi educativi seguendo i quali il tatto, l’udito e il gusto di chi non vede e non sente si sviluppano di più.
La domanda della stampa rivolta agli organizzatori dell’evento ha riguardato il coinvolgimento delle istituzioni. Le istituzioni sono presenti, rispondono, ma ci vuole sempre un sollecito da parte di chi si impegna a far riconoscere i diritti delle persone sordocieche.
La Lega del filo d’oro ha chiesto negli anni il pieno riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche. Già nel 2010 la sordocecita’ è stata ufficialmente riconosciita in Italia come disabilità unica e specifica, ma la piena applicazione di questa legge è ancora ferma. A marzo 2024 la Lega del filo d’oro ha presentato alla Camera dei deputati il Manifesto delle persone sordocieche chiedendo per loro alle istituzioni l’inclusione scolastica, la mobilità autonoma, la possibilità di lavorare e di abitare in spazi pensati per le loro esigenze specifiche. La Lega del filo d’oro si batte per creare un mondo più accessibile e una società più equa.
Valentina Rocca, copywriter di Arkage, sostiene: “Volevamo una campagna che parlasse di ciò che è stato fatto e ciò che si continua a fare unendo storie di chkvdina e di chi riceve. Questo anniversario rappresenta sessant’anni di impegno reale e partecipato: una comunità che non festeggia, ma costruisce insieme un futuro inclusivo”.
Olga Matsyna