Dal 2 dicembre, sono comparsi nuovamente cartelli e transenne sul Lungolago Argenti di Bracciano. In ritardo di due mesi rispetto al croniprogramma elencato a fine estate ai cittadini e a ridosso delle feste natalizie, sono comparsi divieti di sosta ambo i lati su tutta la via del Lungolago Argenti.
Abbiamo incontrato Alessandra Casino (FDI), che da tempo, si occupa di trasporti e mobilità a tutela dei cittadini :
《È molto grave quanto sta avvenendo giù al Lago di Bracciano. Non si è mai visto, infatti, che un’Amministrazione apra un cantiere e imponga ovunque divieti di sosta selvaggi, senza aver prima necessariamente provveduto a idonei parcheggi per le auto e ad una logistica adeguata.
Prosegue l’esponente FDI, “Vi pare logico realizzare un progetto strutturale senza aver prima creato infrastrutture di accesso e relativi parcheggi auto ?
Le attività di zona subiranno danni economici enormi. E la stessa cittadinanza è messa in difficoltà per accedere al Lago, proprio durante le feste natalizie.
Ci sono, infatti, molte attività aperte anche d’inverno sul Lungolago, con tanti lavoratori, imprenditori e dipendenti. Queste persone vanno tutelate. Sono state loro, infatti, con tanti investimenti autonomi, di tempo e denaro, a rendere, negli ultimi anni, questo Lungolago bello, pulito e attraente, per la cittadinanza e per i turisti, sia d’estate sia d’inverno. È grazie a queste attività : associazioni sportive, palestre, bar, numeroi ristoranti ed è grazie a tutti quegli esercenti che si sono dedicati anima e corpo nel rivalorizzare la zona, se il Lungolago è tornato in auge come un posto alla moda, di tendenza ed anche molto frequentato e sicuro, da vivere in serenità tutto l’anno.
Anche dal punto di vista eno-gastronomico, vi sono qui degli chef di eccellenza che, con dedizione e impegno, richiamano gente da tutta Roma e provincia.
La volontà dell’Amministrazione di creare aree pedonali futuristiche ben venga, aggiunge Alessandra Casino, ma non può essere un’idelogia eco-disconnessa dalla realtà, dalle regole di base della logistica e dall’indispensabile valorizzazione del territorio e delle attività produttive locali.
Non si può attuare una re-styling pedonale ed ecologico del Lungolago, senza prima aver previsto e realizzato infrastrutture di accesso a più altezze (dalla Strada Provinciale 4/a erano previsti ben 5 accessi nel progetto iniziale, che non sono stati creati), ed aver realizzato i cosiddetti parcheggi di scambio intermodale, ovvero dei parcheggi dai quali procedere a piedi o in bici o in monopattino o con navetta del trasporto pubblico locale.
Quale Sindaco può realizzare un cantiere in una zona – che poi sarà un’isola pedonale – , senza dare in primis questi servizi essenziali e fondamentali di logistica alla cittadinanza?
Questa storia dei parcheggi vietati rappresenta anche una discriminazione totale per chi non può camminare, per gli anziani, per chi ha mobilità ridotta, per le persone con disabilità, ci racconta come un fiume in piena l’esponente di FDI.
Ed è ancor più assurdo che questi divieti di sosta siano spuntati proprio a inizio dicembre, a ridosso della Giornata internazionale delle persone con disabilità e a ridosso delle feste natalizie, mettendo in difficoltà tutti quei cittadini che vogliono festeggiare l’arrivo del Natale, gustando le prelibatezze dei ristoranti del Lungolago e godendo del patrimonio naturale del Lago stesso.
Le uniche area di parcheggio previste sono due : il parcheggio lungo l’ultimo tratto di discesa a destra sulla Via del Lago, che dista ben 500 metri da molte attività di ristorazione ed insiste su un’area interamente sterrata, quindi, oltre alla distanza dalle attività, se dovesse piovere forte, il parcheggio sarebbe anche poco agevole e rischioso ; e il parcheggio su Via della Sposetta alla fine del Lungolago, anch’esso molto distante, a 500 metri dalle attività centrali e con un solo posto riservato ai disabili.
Mi chiedo come mai, sottolinea Casino, tutti questi consulenti tecnici, super pagati, non abbiano previsto una cosa ovvia e semplice, ovvero di garantire i finanziamenti per provvedere alle strade di accesso aggiuntive ed ai parcheggi prima di aprire il cantiere per questa “rigenerazione urbana”. Che più che una rigenerazione è un severo cappio per tutti gli esercenti danneggiati da questi divieti di sosta selvaggi.
Infine aggiunge Alessandra Casino: se il Sindaco ha tanta fretta di aprire il cantiere, perché non comincia dalla realizzazione dei parcheggi?
O sono stati stanziati i fondi solo per le cose di facciata e non per le cose fondamentali come le aree di sosta e le strade di accesso?》
Restano, quindi, in essere molti quesiti che i cittadini potranno porre direttamente al Sindaco il 9 dicembre, alle ore 15.00, in un Consiglio Comunale aperto, richiesto da tutti i consiglieri di opposizione e del gruppo misto, in cui tutti i cittadini potranno parlare e ricevere informazioni.
Massimiliano Pirandola