Il 12 dicembre 2024 l’Auditorium della Chiesa di Scientology di Roma e Mediterraneo ospita l’evento “Uniti in difesa per i Diritti Umani”.
Giunto alla quarta edizione, l’evento, organizzato dall’Associazione “Arte Cultura per i Diritti Umani”, ha visto la partecipazione di molti ragazzi.
La serata, condotta da Paolo Bonini, è stata impreziosita da testimonianze avvincenti e profondi scambi culturali.
Il primo diritto di un Essere è il diritto di aiutare. Come dice il filosofo umanitario L.R. Hubbard,
“ci sono molte persone ed associazioni che spontaneamente si dedicano ogni giorno ad aiutare il prossimo e prorpio per questo rappresentano un esempio da seguire”. Proprio a loro durante la serata è stata consegnata la targa con il riconoscimento del titolo di “Difensori dei Diritti Umani”.
I vari argomenti affrontati vertono attorno alla questione di come usare, proteggere e difendere i diritti umani.
Durante la serata sono stati proiettati molti video che spiegano in modo semplice il significato dei diritti umani e portano il messaggio che questi, oggi più che mai, hanno bisogno di essere difesi, come sottolineato dallo stesso Paolo Bonini nel suo intervento d’apertura.
I video multimediali fanno parte della Campagna mondiale “Gioventù per i Diritti Umani” che ha lo scopo di far conoscere ai giovani di tutto il mondo i 30 articoli della Dichiarazione Universale, in modo che essi diventino validi sostenitori della tolleranza e della Pace. I video, presentati alle Nazioni Unite, sono stati definiti “eccellenti strumenti educativi, sono tradotti in ben 18 lingue e distribuiti gratuitamente in tutto il mondo.
La finalità dell’evento è stato quello di mostrare come l’Associazione “Arte e Cultura per i Diritti Umani“ si fa promotrice dei diritti. Essa lo fa mediante campagne informative nelle scuole, attraverso concerti o qualsiasi tipo di evento culturale dove i Diritti Umani possano essere divulgati, e sostenendo quei progetti che realizzano l’applicazione dei Diritti Umani.
La sala era gremita di bambini e adolescenti che hanno mostrato molto interesse verso l’argomento. I giovani apprendono e comprendono con facilità il messaggio della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani se gli si propone il soggetto con strumenti interattivi e multimediali.
La serata è stata arricchita dall’intervento dell’attore Ferdinando Maddaloni, che è intervenuto parlando della sua esperienza a Beslan. Ha raccontato la strage degli innocenti avvenuta nel 2004 in una scuola le cui vittime erano tutti bambini, tra cui uno di soli due anni.
Ferdinando Maddaloni racconta di quando è poi tornato a Beslan, per creare una videoteca per i bambini sopravvissuti e per organizzare una partita di calcio per loro con in palio una maglietta autentica di Diego Armando Maradona. Ha ricordato anche dello spettacolo in beneficenza organizzato per aiutare i bambini di Okhmatdit, ospedale di Kiev, capitale dell’Ucraina.
Si è sottolineato che i Diritti Umani sono universali e riguardano tutte le categorie di persone. Spesso essi vengono calpestati da chi detiene il potere, ma sono leggi naturali che ci ricordano, comunque, che ognuno ha il diritto al cibo, alla protezione, all’istruzione e alla libertà. Le libertà sancite dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è l’abolizione della schiavitù e l’affermazione della libertà di parola, di pensiero, di spostamento, di espressione. Ancora oggi, esistono stati in cui i Diritti Umani non vengono rispettati, ed esistono ancora dittature che autorizzano torture e povertà.
M.E. Martini ha ricordato che i Diritti Umani devono essere la nostra realtà quotidiana. Sono le regole della vita, devono essere conosciuti e rispettati. Sono imprescindibili. Un diritto è un qualcosa di legalmente riconosciuto e permesso, non è un privilegio di pochi, è un qualcosa che spetta a tutti. Il diritto di qualcuno è un dovere di qualcun altro. Diritto è dignità, senso di orgoglio e di rispetto. Tutti gli esseri umani sono uguali nei diritti a prescindere da: sesso, razza, colore di pelle ed estrazione sociale. Siamo nati tutti liberi e uguali, abbiamo il diritto alla non discriminazione, il diritto alla vita, il diritto all’innocenza (fino a prova contraria), il diritto alla privacy, il diritto all’asilo, alla nazionalità e alla libertà di pensiero. I Diritti Umani sono trenta, ma in realtà ne abbiamo tanti quanti riusciamo a concederne agli altri. La regola d’oro della morale “Non fare all’altro ciò che non vuoi sia fatto a te” resta sempre valida.
I Diritti Umani contribuiscono alla creazione di un mondo più libero e più giusto in cui vivere tutti insieme, liberi e felici. Applicare i Diritti Umani è anche l’unico modo per combattere il bullismo.
Nazareno Insardà ha raccontato l’esperienza della fondazione dell’Associazione AIDA Onlus che ha appena compiuto vent’anni. I principi fondatori sono fiducia, fede e altruismo. “Essere diversamente abili non vuol dire rinunciare alla vita”, sostiene Nazareno, che ha creato un’associazione per i diversamente abili che li prepara a praticare sport e a partecipare alle gare paraolimpiche internazionali. Sono già state create tre squadre di pallacanestro in carrozzina. È stato creato, con i bandi pubblici ad impatto zero, un Palazzetto dello sport per i diversamente abili. Gli sport para-olimpici oggi si integrano con gli sport olimpici. L’Associazione ha reso la diversità una normalità. I ragazzi hanno scoperto che grazie allo sport si torna a vivere e non c’è niente di impossibile.
I premiati dell’evento sono stati Ferdinando Maddaloni, ideatore e fondatore di “BeslaNapoli”, Nazareno Insardà, Presidente AIDA Onlus. Per i premiati, la missione non finisce qui. Sicuramente promuoveranno altre iniziative incentrate sui Diritti Umani e sul concetto della cultura intesa come civiltà.
Nella serata, è stato proiettato anche UNITED, un video multi-etnico della durata di 5 minuti che esprime l’esperienza della vita di strada; mostra ai ragazzi come ripristinare la pace, usando la tolleranza e l’unione delle forze contro la sopraffazione e il bullismo. 2000 volontari, compresi 150 attori professionisti, hanno regalato il loro tempo a questo progetto cinematografico, realizzato principalmente con una squadra formata da bambini ed adolescenti, rendendolo davvero un progetto per la gioventù.
La celebrazione dell’Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani si conclude con un gesto simbolico, cioè la firma da parte dei ragazzi della promessa di rimanere Uniti e Aiutarsi l’un l’altro (solidarietà e non violenza). Oltre a ciò, tutti hanno lanciato in aria un piccolo aereo, simbolo di UNITED.
Ci si augura che molti studenti potranno beneficiare di questa stessa esperienza e firmare anche loro la promessa di rimanere uniti e aiutarsi l’un l’altro.
Olga Matsyna