L’idea del Carroccio
La Lega lancia una proposta di legge a prima firma del capogruppo in commissione Affari Costituzionali Igor Iezzi, con la quale mette nel mirino il famigerato burqa assieme al niqab (il velo che che a differenza del primo copre il viso).
L’idea degli uomini di Salvini è quella di modificare la legge n.152 del 22 maggio 1975, recante “Disposizioni a tutela dell’ordine pubblico” nella quale all’articolo 5 dispone che “È vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo”.
La pdl vuole colpire la deroga che giustifica gli unici casi in cui il divieto non deve essere applicato, ovvero “nei luoghi di culto, nei casi di necessità per proteggere la salute propria o di terzi, in materia di sicurezza stradale e per i partecipanti alle gare in occasione delle manifestazioni di carattere sportivo che prevedono l’uso di caschi, nonché nei casi di attività artistiche o di intrattenimento”.
Carcere a chi impone
Inoltre, l’intenzione della Lega è quella di colpire severamente chi costringe o impone qualcuno con violenza ed altri mezzi di coercizione ad indossare il velo. La pena indicata per tale atto coattivo è quella della reclusione fino a due anni accompagnata da una multa di 30.000 euro. Il tutto aumentato della metà se il fatto è commesso a danno di donne, minori e disabili.
Va sottolineato come la proposta legislativa sia finalizzata anche ad impedire il raggiungimento della cittadinanza italiana a chi si macchia di tale reato, cosi come a rendere il magistrato libero di decidere, nel caso di di reato commesso su minore, tra l’allontanamento e la decadenza genitoriale.
La reazione dell’opposizione si è rivelata subito infocata; Luana Zanella capogruppo dell’Alleanza tra Sinistra Italiana e Verdi alla Camera contesta il progetto legislativo della Lega giudicandolo lontano da ogni tutela verso le libertà femminili ed esclusivamente attinente alla fobia anti-islamica che, secondo le parole della deputata, l’ala governativa vorrebbe cavalcare.