Da dire.it
“Elon Musk viene falsamente diffamato. Elon è un grande amico di Israele”. Ora a prendere le parti del miliardario, fedele alleato di Donald Trump, è persino Benjamin Netanyahu. Il primo ministro israeliano, dal suo profilo X, interviene nel dibattito globale che vede imputato Elon Musk per il gesto -forse frainteso, forse solo infelice- compiuto durante la festa di insediamento del neo presidente Usa Donald Trump, sul palco della Capital One Arena a Washington. Un gesto interpretato come un plateale saluto romano nazifascista o solo, a dire del portavoce di Elon Musk in Italia, Andrea Stroppa, una manifestazione di affetto – perché significherebbe “vi dono il mio cuore”- al pubblico.
Insomma, sta di fatto che tutto il mondo da giorni non parla di altro e punta il dito contro Musk definendolo un neo-nazista. Niente di più sbagliato per il presidente israeliano perché il patron di X, Ceo di Tesla e Space X, “ha visitato Israele dopo il massacro del 7 ottobre, in cui i terroristi di Hamas hanno commesso la peggiore atrocità contro il popolo ebraico dai tempi dell’Olocausto” motiva. Non solo: “Da allora- assicura- ha ripetutamente e con forza sostenuto la causa di Israele”. Contro di lui quindi solo “false diffamazioni”.