A Casa Sanremo un dialogo sull’importanza delle parole e il linguaggio violento. La testimonianza di Lucariello, socio di CCO, Crisi Come Opportunità, direttamente dai laboratori Rap negli Istituti Penali Minorili Italiani
Le giovani generazioni che conoscono la parità di genere e sanno distinguere il linguaggio inclusivo da quello violento, ma spesso parlano e agiscono nella peggiore tradizione maschilista. Per discutere sull’importanza delle parole è stato scelto il tempio della musica italiana: il Festival di Sanremo. Se ne parla insieme alla giornalista Livia Zancaner e Don Claudio Burgio di Kayros in occasione della presentazione del libro In Trappola – Giovani, parole e linguaggio. Come liberarsi da stereotipi e modelli sessisti.
Un dialogo attivo sul linguaggio e sull’inclusività, quello in programma per il 13 febbraio a Casa Sanremo, tra Livia Zancaner – giornalista di Radio24 e autrice del libro In Trappola – e chi vive ogni giorno a contatto con i giovani in difficoltà, cercando di dar loro una seconda possibilità. Luca Caiazzo, in arte Lucariello, è l’ideatore – insieme all’associazione CCO – Crisi Come Opportunità – dei laboratori di musica rap negli Istituti Penali per Minorenni del Presidio Culturale Permanente, ne ha fatto la sua vita.
«Sono stato tra i primi a usare un linguaggio violento nella musica perché, all’epoca, lo consideravo dirompente. Oggi, guardando il mondo intorno a noi e pensando soprattutto ai giovani, mi rendo conto che non basta più soltanto raccontare la violenza: la sfida non è più quella di rompere, ma di costruire qualcosa di nuovo, che dia speranza e che aiuti a superare gli stereotipi e la violenza. Il rap può essere un’arma positiva, una chiave per liberarsi dalle catene dei pregiudizi: quando le emozioni e le esperienze più forti e negative rimangono inespresse, diventano bombe a orologeria destinate a esplodere», commenta Lucariello, forte delle esperienze negli IPM italiani. «Nel frattempo, dovremmo riflettere sul fatto che se vivi nella violenza, scriverai e canterai di violenza. Viviamo in una società in cui il degrado è pubblico e viene mostrato come se non avesse peso né conseguenze. Chi lo racconta attraverso il rap non è da additare perché, semplicemente, utilizza una forma d’arte che ci mostra le cose per come sono».
In Trappola. Giovani, parole e linguaggio. Come liberarsi da stereotipi e modelli sessisti è un libro edito dal Sole 24 Ore e scritto dalle giornaliste Chiara Di Cristofaro, Simona Rossitto e Livia Zancaner che, partendo da un’inchiesta sul linguaggio, vuole indagare su quanto siano profonde, anche nelle nuove generazioni, le radici della violenza sulle donne. Un’inchiesta che ha coinvolto adolescenti e insegnanti di tutta Italia e che riguarda scuola, famiglia, musica, social, media, lingua e sentenze che restituisce la fotografia di una generazione “in trappola”, divisa tra modelli maschilisti – come mostra anche la musica trap – e il desiderio di vivere in una società in cui le donne siano davvero libere di scegliere. E se è vero che le parole pesano come pietre, allora questo peso può essere la leva del cambiamento.
Saranno presenti anche Don Claudio Burgio e i ragazzi della Comunità Kayros, che offre percorsi di recupero e reintegrazione sociale per ragazzi marginalizzati ed Enzo Mazza – CEO di FIMI. Modera Umberto Labozzetta.
CCO – Crisi Come Opportunità
Aiutare i giovani ad immaginare un futuro diverso da quello a cui pensano di essere destinati: questo lo scopo di CCO – Crisi Come Opportunità -, una realtà associativa che da oltre dieci anni realizza documentari, pubblicazioni, video testimonianze, spettacoli teatrali, campagne di sensibilizzazione e progetti formativi lavorando nelle periferie, nelle carceri minorili e nelle scuole del nostro Paese, trattando tematiche legate alla cittadinanza attiva, alla questione di genere e alla lotta alle mafie.
Capofila del progetto “Presidio Culturale Permanente negli Istituti Penali per Minorenni” – nato da un’idea di Luca Caiazzo, in arte Lucariello e socio dell’Associazione -, CCO organizza, per i minori di Istituti e Comunità, incontri bisettimanali con artisti e formatori qualificati, guidando i ragazzi nella scrittura e nella registrazione di musica rap, ma anche nella messa in scena di spettacoli teatrali e cortometraggi d’autore.
Un PRESIDIO nato per proteggere e supportare giovani in momentanea difficoltà;
CULTURALE, perché sfrutta le enormi potenzialità dell’arte, della musica, del teatro e della cultura per concentrare le energie dei giovani nella costruzione di un significato concreto di realizzazione;
PERMANENTE, non momentaneo o sporadico, perché solo il lavoro costante e tangibile può allontanare dal senso di abbandono.
Le autrici di In Trappola. Giovani, parole e linguaggio. Come liberarsi da stereotipi e modelli sessisti
Chiara Di Cristofaro, psicologa e giornalista, si occupa da anni di violenza di genere. Vincitrice con Simona Rossitto del Diversity Media Award 2022, lavora nell’agenzia di stampa Il Sole 24 Ore – Radiocor ed è co-coordinatrice di Alley Oop, il blog sulla diversity del Sole 24 Ore.
Simona Rossitto, giornalista, lavora per Il Sole 24 Ore – Radiocor e si occupa di tlc ed economia digitale. Per il blog Alley Oop scrive di violenza di genere. È autrice, con Chiara Di Cristofaro, di “Ho detto no. Come uscire dalla violenza di genere”.
Livia Zancaner, giornalista, lavora a Radio 24 ed è autrice per Alley Oop. Da anni si occupa di violenza contro donne e minori. Suo il podcast “Ti Uccido. Lidija e Gabriela: una storia di violenza sulle donne” e il libro “Senza Madre, Storie di figli sottratti dallo stato”, con altre nove autrici.
Ufficio Stampa CCO – Crisi Come Opportunità | STUDIO TISS – Elena Schiavi
Giorgia Lau – glau@studiotiss.com +39 346 490 1099
Via Giovanni da Procida 14 – 20149, Milano | +39 02 314107
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