Il Gigante alle porte di
Dove c’è un disagio, il Paese Roma si fa sentire. Queste parole del direttore della testata, Michelangelo Letizia, mi tornano in mente al ricevere una lettera di Giovanni Battista Rea, ceramista e mosaicista di Capena che lancia la petizione “Salviamo la scultura del Gigante alle porte di Roma Nord”.
Riportiamo qui sotto la lettera dell’artista e ci uniamo a lui per salvare un’opera d’arte che valorizza il suo comune e la Regione Lazio:
“Vivo in un comune molto vicino Roma, Capena, città d’arte, appartengo anche io ad una famiglia di artisti e sono un artista, ceramista e mosaicista (mia nonna Rosina Wacthmeister e mio nonno Ermanno Rea).
Capena è città d’arte per varie ragioni, la mia famiglia ha abbellito il centro storico con sculture e mosaici. Ma Capena è anche un borgo medievale connesso all’arte per varie ragioni. Una di queste, tra le più recenti, riguarda l’installazione nel 2018 della scultura “Il Momento” un Gigante di 9 metri di altezza, ideato dal noto artista ungherese Hervé Loranth Ervin (su internet si trovano sculture installate in varie parti del mondo).
L’artista la donò al Comune di Capena e, dopo 8 anni dalla realizzazione, necessiterebbe di un restauro, invece la Soprintendenza ai Beni Culturali, senza ragione alcuna, ne ha disposto la rimozione entro 40 gg.
Pertanto ho lanciato la seguente petizione, all’interno sono indicati una serie di dettagli. È assurdo trattare la cultura in questo modo.
Petizione · Salvate Il Gigante di Capena, scultura alta 9 metri alle porte di Roma – Italia · Change.org
Quest’opera, nonché le altre del borgo, hanno attratto un numero di visitatori sempre più crescente, soprattutto di Roma, essendone alle porte.
https://www.facebook.com/theromanpost/posts/pfbid0iBxDrGVE8ABhKu8gxiNtgYpqfh7qzecEKEPHjAQ48AUz2fzuSyTkminM7hdxXesql
https://www.facebook.com/reel/1872468329954253
https://www.instagram.com/share/_zKc914OA
Stiamo cercando di mobilitarci in tanti modi per evitare la rimozione dell’opera contemporanea, davvero unica. Attraverso la cittadinanza attiva sosterremmo le spese per il restauro, pur di mantenerla”.
Firmiamo la petizione insieme ai capenati, la diffondiamo e seguiremo sulle nostre pagine il destino dell’opera d’arte.
Olga Matsyna
per conto della Redazione