Il Premio Girolamo Tripodi, già sindaco di Polistena, giunge alla sua seconda edizione e ha luogo il 14 marzo, giorno della scomparsa del politico e sindacalista nel 2018. Vengono premiati i personaggi di spicco che rendono onore al territorio calabrese.
Girolamo Tripodi, che era anche un senatore della Repubblica, ha dato, nel corso della sua vita e attività,un ottimo esempio di impegno civile. La premiazione a lui dedicata si è svolta al Palazzo Campanella, in sala Federica Monteleone.
Per alcuni decenni il nome di Girolamo Tripodi era indissolubilmente legato alla valorizzazione dei calabresi e della Calabria in Italia e oltre i confini nazionali. La Fondazione Girolamo Tripodi ha ideato questo premio al fine di mostrare che, in Calabria, le eccellenze ci sono e bisogna individuarle e riconoscerle. Ma non soltanto. È importantissimo anche investire nella loro formazione. Ecco perché la Fondazione Girolamo Tripodi eroga borse di studio agli studenti di istituti scolastici di Reggio Calabria e di Polistena. Organizza, inoltre,il Premio alla legalità in memoria di Bruno Ielo alla giornata del duo omicidio, come anche la Rassegna teatrale “Oltre i confini:voci di Resistenza e speranza, storie di lotta e solidarietà” che si conclude quest’anno con lo spettacolo di Moni Ovadia il 31 marzo all’Aufitorium Santa Caterina.
La Fonfazoone Girolamo Tripodi ha istituito una scuola politica popolare “Antonio Gramsci” e gestisce la rassegna culturale “Senza memoria non c’è futuro” all’interno della quale si sono tenute presentazioni di libri, sostiene il Premio Mondiale della poesia Nosside, Associazione Italia per Cubae la Casa del Popolo “Giuseppe Valarioti” producendo un docufilm dedicato alla figura di Valarioti. La Fondazione è, dalla sua istituzione, impegnata in attività di beneficienza a favore di enti pubblici e privati e ringrazia persone e società per il loro contributo nell’innalzare il prestigio della regione Calabria in linea con l’insegnamento di Girolamo Tripodi.
Il premio consegnato alle eccellenze è davvero emblematico. È un albero: l’ulivo di Gioia Tauro che ha sempre rappresentato l’idea di giustizia, solidarietà e pace.
All’interno dell’evento di premiazione, è stato presentato in anteprima il documentario di Maurizio Marzolla dedicato alle raccoglitrici di olive della Piana di Gioia Tauro e al ruolo centrale di Girolamo Tripodi nelle lotte per i diritti dei/ delle braccianti. Si è esibita anche lla banda musicale degli Archi che compie, nel 2025, i cent’anni dalla sua fondazione.
Fra i premiati della seconda edizione del Premio ci sono: Massimo Martino per la medicina, Natina Pratticò per la giustizia, Natale De Grazia per la legalità alla memoria, Gioacchino Criaco per la cultura e Marcello Fonte per il cinema.
Marcello Fonte che abbiamo visto di recente a teatro nel “Mercoledì delle ceneri” di Valentina Esposito, è un attore rivelazione del Festival di Cannes dove,nel 2018, vince la Palma d’oro come miglior attore protagonista nel “Doğman” di Matteo Garrrone protagonista. La notorietà non ha influenzato le scelte artistiche di Marcello Fonte e ha solo rafforzato il suo amore per le radici e per la natia Reggio Calabria.
Olga Matsyna