da Adnkronos.com
“Non credo che ci sia nessuno al mondo che fermerà il presidente russo Vladimir Putin a parte me”. Donald Trump ribadisce la convinzione di poter porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia. In Arabia Saudita vanno in scena colloqui tra la delegazione americana e quella di Kiev. “Credo che sarò in grado di fermare Putin – dice Trump al sito Outkick – Abbiamo avuto discussioni molto ragionevoli e io voglio solo che la gente smetta di venire uccisa”.
“Mi piacerebbe vedere se riusciamo a impedire che i soldati vengano uccisi, anche se non sono soldati americani, perché una cosa del genere potrebbe portare alla terza guerra mondiale”, aggiunge Trump, convinto che “la situazione sia in qualche modo sotto controllo, ho un buon rapporto con il presidente Putin e, in realtà, anche con il presidente ucraino Zelensky”.
L’ottimismo di Trump non è condiviso in toto da Mosca. Il Cremlino punta a ridimensionare le aspettative per una rapida risoluzione del conflitto, affermando che i colloqui sono appena iniziati e che sono in arrivo “difficili negoziati”. “Siamo solo all’inizio di questo percorso”, dice il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov alla tv di stato russa, aggiungendo che i negoziati con gli Stati Uniti in Arabia Saudita domani saranno “difficili” e che l’attenzione di Mosca sarà dedicata incentrata su una possibile ripresa di un accordo per garantire una navigazione sicura per le navi commerciali nel Mar Nero.
La Russia, parallelamente, non esclude ci siano stati altri contatti tra Putin e Trump oltre alle telefonate del 12 febbraio e del 18 marzo scorsi. “Vi informiamo delle conversazioni che conosciamo, ma non possiamo escludere tutto il resto”, dice Peskov.
Al via i colloqui a Riad tra ucraini e americani, ecco chi c’è
Sono iniziati a Riad i colloqui tra ucraini e americani, ha annunciato in un post su X il ministro della Difesa di Kiev Rustem Umerov, a capo della delegazione. “Abbiamo iniziato l’incontro con il team americano a Riad – ha scritto – Stiamo implementando la direttiva del presidente ucraino per avvicinare una pace giusta e rafforzare la sicurezza. L’agenda include proposte per proteggere le strutture energetiche e le infrastrutture critiche”.
“Oggi lavoriamo su una serie di questioni tecniche complesse”, ha detto ancora Umerov, precisando che la delegazione ucraina “include esperti di energia e rappresentanti militari delle componenti navale e aerea”.
Domani sarà la volta del faccia a faccia tra russi e americani. L’obiettivo è definire i dettagli di una possibile tregua. Ecco tutti i protagonisti coinvolti in questo round di colloqui che si concentrerà su questioni tecniche e vedrà coinvolti principalmente diplomatici e consiglieri governativi.
– Per l’UCRAINA partecipano Umerov e il consigliere militare della Presidenza Pavlo Palisa, come riportato dai media locali. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha anche parlato nei giorni scorsi dell’invio di “esperti militari e nel settore dell’energia” nonché dei porti e altre infrastrutture.