Assessorato Informazione Istituzionale
COMUNICATO STAMPA
A MEMORIA DEL 68ESIMO ANNIVERSARIO DELLE FOSSE ARDEATINE E DI GIUSEPPE EMILIO D’AMICO
Una delegazione istituzionale guidata dal vicesindaco Elena Antonelli e accompagnata da una rappresentanza dell’I.C. “G.Garibaldi” e dell’ITIS “G.Boole” di Genazzano, nonché dall’ANPI “Monti Prenestini e Alta Valle del Sacco” ha presenziato a Roma, venerdì 23 marzo 2012, alla commemorazione del 68° anniversario della strage nazista alle Fosse Ardeatine, dove fu trucidato barbaramente, tra gli altri, Giuseppe Emilio D’Amico, nato a Genazzano nel 1904. “Quel che si e’ fatto per onorare la memoria dei caduti non e’ finito e non finirà” ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in risposta ai dubbi sulle possibilità future di continuare l’attività commemorativa espressi dal presidente dell’Anfim, l’associazione che riunisce le famiglie delle vittime delle Fosse Ardeatine, Rosetta Stame, preoccupata per i tagli alle risorse. Un’affermazione del presidente della Repubblica che trova l’indiscussa approvazione dell’amministrazione comunale di Genazzano nuovamente presente alla cerimonia a sostegno dei familiari di Giuseppe Emilio D’Amico. La cerimonia nella sua essenzialità ed ufficialità non ha mancato di suscitare sentimenti di commozione nei partecipanti, soprattutto alla lettura dei nomi delle 335 vittime. Quest’anno con gli accertamenti tecnico-scientifici del RIS dei Carabinieri di Roma si è potuto dare un nome ad uno dei “10 noti ma non identificati e dei 2 ignoti” il cui corpo riposa in uno dei sacelli del sacrario delle Fosse Ardeatine: Michele Partito. Lo scorso anno gli stessi accertamenti tecnico-scientifici del RIS permisero di dare un nome ad altri due corpi: Marco Moscati e Salvatore La Rosa. Per tutti il rito funebre religioso è stato pronunciato dal cappellano militare del Quirinale, monsignor Franco Sarzi Sartori, in italiano, e dal rabbino Alberto Funaro, in ebraico. La delegazione istituzionale del comune di Genazzano, quindi, ha deposto un mazzo di fiori accanto a quello dei parenti nel sacello nel quale sono conservati i resti di Giuseppe Emilio D’Amico. La cerimonia di quest’anno ha visto la consegna da parte dell’ambasciatore argentino in Italia, Torcuato De Tella, di una targa al presidente dell’Anfim, Rosetta Stame, ed alle autorità italiane, che verrà affissa nel museo delle Fosse Ardeatine e nella quale si legge: “24 marzo 1944, Massacro della Fosse Ardeatine, Roma – Italia. Nel Giorno Nazionale della Memoria per la Verità e la Giustizia l’Archivio Nazionale della Memoria della Repubblica Argentina rende omaggio alle 335 vittime. Buenos Aires 24 marzo 2012”. Dal 2002 in Argentina il 24 marzo è Giorno della Memoria delle circa 30.000 vittime del regime dittatoriale instaurato da un golpe militare il 24 marzo 1976 e durato fino al 1983. Non va dimenticato che Erich Priebke, l’ufficiale delle SS che ordinò per rappresaglia la strage delle Fosse Ardeatine, per lunghi anni, prima di essere estradato e processato in Italia, fu latitante in Argentina. Il sindaco di Genazzano, Fabio Ascenzi, ha dichiarato che “Sono a Perugia (per la causa Tonelli, n.d.r.), ma con il cuore alle Fosse Ardeatine, dove Genazzano è presente con delegazione, gonfalone e ragazzi delle scuole. La nostra presenza sarà sempre assicurata in onore ai martiri della Resistenza e al nostro concittadino D’Amico”.