L’evasione tariffaria, secondo Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, si combatte con l’autista-bigliettaio, commentando i dati sull’evasione tariffaria forniti da Atac nelle scorse ore.
«Nel gennaio 2013 le multe comminate per gli utenti sprovvisti di ticket erano 350 al giorno, dato assolutamente insoddisfacente, ma apprendere che, a distanza di un anno, il dato è sceso a 237 crea sconcerto nei tanti romani che pagano regolarmente il biglietto e che ogni anno con i propri tributi rispondono ai buchi di bilancio creatisi in Atac. È di qualche giorno fa la bufala che i nomadi avranno diritto per legge ai mezzi gratuiti, ma ci chiediamo se per loro come per tanti altri utenti lo stato di fatto non sia esattamente identico a quanto falsamente annunciato», commenta Santori.
«Un anno fa, nel corso di un sopralluogo, fu usato un sistema semplice, ma adatto a stimare quanti passeggeri hanno l’abitudine di viaggiare sui bus romani senza pagare il biglietto. Controllori salgono a bordo contemporaneamente da tutti gli ingressi e chiusura delle porte. Sulle linee del centro 64 e 40 di circa 190 passeggeri controllati, in quasi 2 ore, 9 (5%) sono stati sorpresi a bordo senza biglietto. A questa evasione certa deve aggiungersi la stima di un altro 5% relativo al fuggi fuggi dei portoghesi che si è regolarmente ripetuto ad ogni fermata, che si somma a coloro che, in attesa senza biglietto, non sono saliti sul mezzo. Il dato è preoccupante se si considera che è stato rilevato in un breve periodo e solo in due linee del centro storico. Nelle zone periferiche, dove i controlli sono quasi nulli, il dato dell’evasione potrebbe superare il 30% dimostrando una diffusa tendenza ad aggirare le norme e a viaggiare in modo illegale. Una stima a nostro avviso realistica e che cozza con i dati forniti da Atac, che parlano appena di un 3,9% di evasione», prosegue Santori.
«Atac, tra bus, tram e filobus, ha un parco di più di 2.200 mezzi e garantisce ogni giorno circa 4 milioni di spostamenti. È necessario intervenire subito innanzitutto aumentando i controlli in periferia, ad oggi completamente assenti e dove alcune linee sono in completa balia di non paganti, anarchia e atti ai limiti della legalità. Rimettere in servizio i bigliettai potrebbe essere una ottima soluzione così come risulterebbe necessario valutare l’inserimento di tornelli direttamente sui bus, mentre un altro rimedio efficace e meno costoso sarebbe quello, già in uso da decenni in molte città del mondo, di pagare il biglietto direttamente all’autista. Di soluzioni sul piatto ce ne sono molte, e anche da tempo, sta di fatto che i manager strapagati sappiano che il rispetto della legge è un obbligo per tutti e che nei mezzi di Roma sarà necessario stroncare un livello di evasione altissimo che Atac continua a sottostimare», conclude Santori.
di Fabio Galli