Le denunce di degrado nella Capitale sono ormai all’ordine del giorno. E al centro dell’attenzione ci sono spesso i venditori abusivi. Da stamattina però sulle strade capitoline arriva una nuova task force. Quella appunto anti-abusivismo. Carabinieri, poliziotti, finanzieri e vigili urbani lavoreranno insieme per fermare ambulanti e merce contraffatta nel centro storico. Dal Colosseo a piazza Navona fino a San Pietro. E’ quanto deciso nel corso di una riunione in Prefettura cui hanno preso parte il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il questore della Capitale Massimo Maria Mazza, il sindaco di Roma Ignazio Marino e il comandante dei vigili Raffaele Clemente. “Oggi abbiamo avuto la prima riunione convocata dal Prefetto in seguito alla direttiva del ministro dell’Interno”, ha spiegato il sindaco Marino. “Abbiamo preso delle decisioni immediatamente operative. Ho espresso tutta la mia frustrazione raccontando anche un episodio di ieri sera quando passando da piazza Navona in bici ho visto una piazza piena di venditori abusivi, una situazione che non è più accettabile nè tollerabile. Dal 9 Giugno ci sarà una collaborazione fra tutte le forze dell’ordine, compresa la polizia locale. Inizieremo gradualmente, in modo da non fallire, a partire dalle aree di Colosseo, Vaticano e piazza Navona”. A disposizione dei vigili mezzi adatti a combattere quella che sembra una lotta impari contro gli ambulanti abusivi. Il sindaco ha infatti annunciato che “nelle prossime settimane ci saranno molti più vigili in bicicletta e per la prima volta nella zona del Tridente avremo sei segway. In questo modo la polizia locale potrà più facilmente contrastare l’abusivismo commerciale”. Mercoledi 11 invece sarà la volta di un nuovo incontro. Servirà per coordinare i sistemi di sorveglianza. “Mercoledì”, ha proseguito Marino, “valuteremo in una nuova riunione tecnica come coordinare tutto il lavoro informatico e di telecamere a circuito chiuso a disposizione delle forze dell’ordine della città. L’obiettivo concreto è arrivare ad una centrale unica il più presto possibile. Vogliamo che ci sia un coordinamento e la possibilità di scambio di tutte le immagini tra forze dell’ordine in modo da avere informazioni condivise”.