Aggressioni, proteste e disagi nei trasporti: i lavoratori del trasporto pubblico locale di Roma hanno distribuito questa mattina volantini informativi che spiegano le tante difficoltà con cui devono portare a compimento il loro impiego quotidiano sui mezzi. Una vera e propria lettera aperta, a firma del sindacato FFILT CGIL Roma e Lazio, destinata a tutta la cittadinanza per sottolineare come autisti e cittadini devono essere uniti in questa campagna di sensibilizzazione per migliorare la qualità e la sicurezza, visto gli ultimi episodi verificatesi nei giorni scorsi, di chi viaggia sui mezzi pubblici. Anche nell’ultima puntata televisiva di Report sulla RAI c’è stato un eloquente servizio di denuncia del disservizio del trasporto locale, dove sono state messe in evidenza le carenze dei mezzi pubblici, molti dei quali usurati e ormai inadeguati.
“Caro cittadino – recita la nota informativa – nelle ultime settimane i lavoratori del trasporto pubblico sono stati oggetto di diverse aggressioni: il 20 settembre autista Atac aggredita a Corcolle; il 19 settembre capotreno FS a Nettuno; il 16 luglio autista Cotral a Tivoli.
Secondo Atac le aggressioni nel 2013 sono state 120.
Per questo, nella volontà di rinsaldare il legame con te, i lavoratori del trasporto pubblico locale di Roma e del Lazio, cercano di chiarire perché subisci un disservizio quando utilizzi i trasporti: cittadini e lavoratori sono entrambi vittime di un sistema che versa in grandissime condizioni, che scarica tutto su utenti e operatori e che tuttavia si deve tutelare perché è un bene collettivo.
Questi i motivi dei disservizi: i fondi perla Regione Lazioammontano a 573 milioni (di cui una parte consistente destinata a ripianare il debito della precedente giunta regionale): Atac è in attesa di 100 milioni; i pezzi di ricambio non ci sono e non vengono acquistati per mancanza di fondi; nell’ottica di un risparmio dei costi gli appalti di delle pulizie sui mezzi sono di ditte esterne e affidati a basso costo; i mezzi sono vecchi e i fondi per l’acquisto di nuovi mezzi non ci sono (su 2157 autobus Atac solamente 1510 sono in servizio, praticamente guasto un mezzo su tre); i cittadini viaggiano scomodi, male ed aspettano troppo; i lavoratori Atac subiscono stress, frustrazione ed aggressioni.
Occorre quindi: recuperare preziose risorse economiche, acquistare vetture nuove, acquistare pezzi di ricambio per i mezzi guasti, incrementare la forza lavoro. Insieme dobbiamo chiedere un trasporto pubblico con standard di efficienza elevati, perché solo così si può sperare in una ripresa economica di Roma e del Lazio: abbiamo già formalmente proposto all’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale la nostra disponibilità ad un confronto sulle linee guida da lui inviate all’azienda e ai sindacati. Non ci sono più alibi per nessuno, a cominciare da chi ha la responsabilità politica e gestionale del trasporto pubblico”.
Marco Tosarello