ANZIO, in piena piazza Lavinia, la bombola di una stufa a gas prende fuoco in un appartamento del condominio Violetta. Attimi di terrore, moltissime persone in fuga e la corsa a perdifiato per salvare due vite quelle di due anziani, che,ignari di ciò che stava accadendo nell’appartamento attiguo al loro, contyinuavano a giocare a carte. La disperazione sui volti dei nipoti che sapevano di poter saltare in aria da un momento all altro e quella forza che viene solo dall amore e dalla disperazione. Poi la corsa per le scale gia piene di fumo, la consapevolezza di poter perdere la vita in una frazione di secondo. Il miracolo. La bombola non esplode. L anziana portata quasi in braccio riesce a uscire dallo stabile e con lei l angelo che l ha salvata e il marito che la segue,spaventati e spauriti, disorientati. Intanto dall appartamento attiguo le fiamme si sprigionavano, lingue di fuoco ardente fuoriuscivano dalla finestra con l odore acre del fumo e del mobilio bruciato. Nel giro di pochissimi minuti l’ incendio è divampato assorbendo nelle sue spire ogni cosa. Immediato l intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno subito domato l incendio e messo in sicurezza l area Mentre Polizia Municipale, Carabinieri e 118 li coadiuvano controllando l ordine pubblico. “Solo un miracolo ha salvato tutte queste persone. È rarissimo che la bombola sfiati e non esploda-dichiara un Vigile del fuoco- solo un miracolo”.
Anche una nostra cronista e rimasta coinvolta nel fatto, Vera Iafrate, nipote dei proprietari degli anziani proprietari dell appartamento e del negozio sottostante ci dichiara:”Ero nel negozio dei miei zii, loro abitano sopra il locale ma sono anziani e dato il freddo avevo insistito affinché non scendessero. Avevamo dei clienti al interno, anche bambini. Ad un certo punto sbbiamo sentito dei rumori e pensavamo fossero dei ragazzini che facevano confusione e invece io ho insistito perché, non so, forse noi giornalisti siamo sempre in allerta o forse un istinto di donna che cerca sempre di capire ed ho insistito affinché tutti si zittisseto e ascoltassero quei rumori che mi sembrwvano strani, e lì delle urla agghiaccianti e disperate. Capendo che provenivano dalle scale del condominio io e Silvio ci siamo precipitati per portare soccorso. Solo imiei zii erano rimasti in casa, loro ottantenni ignari di tutto giocavano a carte ma noi avevamo il terrore che ci assaliva e la consapevolezza che stavamo per saltare in aria. Ma non potevamo lasciarli morire così da soli e in quel modo e Silvio a urlato, sbattuto contro la porta fino a quando mio zio non ha sentito e poi li ha portati giù, ha portato mia zia quasi in braccio…avevamo i minuti contati. Sono molto scossa, anche perché cerano bambini e neonati, i negozi al di sotto erano tutti aperti ed anche i bar. Una strage evitata.”