di Alberto Zei
I carabinieri del nucleo radiomobile di Roma hanno arrestato un cittadino egiziano di 24 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto aggravato.
La cosa più scontata in questi casi, stante anche il fatto che si tratta di una persona già conosciuta dalla polizia, è che molto probabilmente, sia per le particolari condizioni in cui si è svolto il fatto, sia per la preferenza all’internamento nel carcere dei colpevoli di reati più gravi a causa del noto sovraffollamento, sia per altri motivi che non stiamo qui a elencare, anche se il provvedimento nei confronti di costui fosse quello dell’espulsione dal nostro Paese, difficilmente verrebbe eseguito.
Ieri sera, il giovane egiziano è entrato in un ristorante di via degli Umbri, nel quartiere tiburtino, e fingendosi un cliente si è accomodato. Poco dopo, approfittando della folla ha rubato la borsa di una giovane cittadina italiana che era a cena, uscendo velocemente dal locale. Uno dei parenti della donna seduto al tavolo si è accorto della scena e ha immediatamente inseguito il ladro, bloccandolo poco dopo e consegnandolo ai carabinieri nel frattempo chiamati dal personale del locale.
La borsa è stata recuperata e riconsegnata alla donna mentre l’ uomo dopo l’arresto è stato accompagnato in caserma a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.
Né d’altra parte in caso di espulsione, dovrebbe essere l’Italia a sobbarcarsi le spese di un comodo viaggio di ritorno al Paese d’origine per chi commette un reato. La conclusione della vicenda molto probabilmente sarà proprio quella della sua stessa inconcludenza. Tanto che non saremo sorpresi se di qui a poco, lo stesso egiziano ricadesse ancora una volta per altri reati, nelle braccia delle forze dell’ordine.
La questione importante non è per il fatto in sé stesso, ma per la tipicità della casistica che oggigiorno è ormai generalizzata; tanto che le doglianze dei cittadini italiani si riferiscono soprattutto alla ricorrenza di casi come questi in cui i protagonisti dei reati più odiosi, la volta che vengano arrestati è molto spesso preceduta da quella in cui erano stati rilasciati.