“Chapeau” alla prima edizione della Terminillo Marathon: tanti sorrisi sui volti degli oltre 600 partecipanti di scena alla nuova classica granfondistica griffata Rieti Riding Sport Club e Forhans Team.
L’exploit di Nairo Quintana e l’improvvisa nevicata durante l’arrivo della Tirreno-Adriatico sono solo un ricordo: domenica scorsa è stata una giornata memorabile per i ciclomaster di Lazio, Umbria e dei tanti fedelissimi del circuito di Emozione Bici che hanno conquistato l’arrivo di Campoforogna simbolicamente a braccia alzate per aver vinto la propria sfida su un traguardo in quota e su una salita che ha fatto la storia del ciclismo con nove arrivi di tappa del Giro d’Italia oltre alla recente Corsa dei Due Mari.
La cancellazione della Vallonina ha permesso agli organizzatori di rimediare in tempi brevi nella scelta dei due percorsi (il lungo di 116 chilometri e il medio di 90 chilometri) che racchiudono l’essenza della “reatinità” sia dal punto sportivo che paesaggistico toccando la città di Rieti, la Valle Santa (Greccio), il Montepiano Reatino (Colli sul Velino, Labro, Morro Reatino e Rivodutri) prima della scalata fino a quota 1675 metri di Campoforogna dal versante di Vazia.
Una Terminillo Marathon alla portata di tutti gli atleti, accompagnatori, famiglie e di tanti ospiti illustri: dai giovani under 23 Daniel Marcellusi (Calzaturieri Montegranaro Marini Silvano), Luca Taschin (Calzaturieri Montegranaro Marini Silvano) e Gianmarco Maccagnan (Acqua&Sapone Mocaiana) alle due medaglie d’oro alle Paralimpiadi di Londra 2012 Luca e Ivano Pizzi.
I due fratelli abruzzesi e azzurri del paraciclismo, con la maglia della Forestale, hanno raccolto l’invito degli organizzatori ricambiandoli con la partecipazione in sella al loro tandem.
Nel percorso medio, l’ascesa verso Campoforogna ha emesso il suo verdetto ad opera di un quartetto di attaccanti composto da Alessandro Colamedici (Effetto Ciclismo-Fiano Romano), Stefano Colagè (Team Bikemotion), Emiliano Bolletta (Asd Ora et Labora) e Cristian Bisonni (Due Ponti Bikelab). Si è accesa poi la bagarre che si è protratta fin quasi al traguardo, con Colagè che l’ha spuntata in volata negli ultimi 150 metri su Colamedici che, a sua volta, aveva tentato l’assolo prima dell’ultimo chilometro nella zona di Pian de Valli. A Bisonni il terzo posto soffiato a Bolletta per soli 4 secondi.
Protagonista in campo femminile sul tracciato medio è stata Maria Giacinta Cannas (AS Roma Ciclismo) in perfetta solitudine, mentre al secondo posto si è piazzata Serenella Bortolotto (Concordia-Foodoo) e sul terzo gradino del podio è salita Claudia Ciccone (Gruppo Sportivo Esercito)
Oltre a Colagè (master 5), Colamedici (élite sport), Bolletta (master 3), Cannas (master donna 2) e Ciccone (master donna 1), vittorie di categoria nel medio per Federico Costarelli (Bicimania Terni) tra i master 1, Marco Chialastri (Due Ponti Bikelab) tra i master 2, Piergiorgio Giacovazzo (Asd Ora et Labora) tra i master 4, Marco Di Salvo (Conti D’Angeli Edilfer Pomezia) tra i master 6, Luciano Placidi (Asd Amici per La Bici) tra i master 7 e Stefano Diolaiti (GS Sportissimo Modena) tra i master 8.
Un altro quartetto di fuggitivi ha dominato la scena anche sul percorso lungo e l’impegnativa scalata verso il traguardo ha infiammato la lotta al successo per Paolo Pesarini (Asd Ora et Labora), Bruno Sanetti (Vigili del Fuoco Viterbo), Stefano Pellegrini (Asd Ora et Labora) e Omar Pierotti (Asd Bicimania Terni).
Le dure rampe verso Campoforogna hanno premiato lo spunto vincente di Pierotti che è riuscito ad amministrare il vantaggio tagliando il traguardo in solitaria con 24 secondi di vantaggio su uno sfortunatissimo Pesarini, uscito di scena per la vittoria causa una foratura alla ruota negli ultimi chilometri.
Senza addirittura scendere di bicicletta, Pesarini ha dato il tutto per tutto pur di tenersi stretto il secondo posto e resistendo al ritorno di Pellegrini, che è finito terzo, mentre Sanetti ha colto la quarta posizione.
Al femminile, podio più alto per Marcella Lombino (World Truck Team) con ampio margine su Erica Tringali (Asd Team Bike Fondi) e Sabrina Aebischer (Pedale Libero Viterbese).
Oltre a Pierotti (master 3), Pesarini (master 2), Sanetti (master 1), Pellegrini (élite sport) e Lombino (master donna 2), primati di categoria sul lungo ad appannaggio di Marco D’Agostini (Crm Racing Monterotondo) tra i master 4, Marco Rosi (Asd Vip Team) tra i master 5, Marcello Innocenzi (AS Roma Ciclismo) tra i master 6, Angelo Curi (Effetto Ciclismo-Fiano Romano) tra i master 7 e Aurelia Ventura (Veloroma Asd) tra le master donna 1.
Alla presenza di Vincenzo Di Fazio (assessore allo sport della città di Rieti), Simone Munalli (consigliere comunale con delega per il Terminillo), Antonio Di Battista (professionista reatino dell’Amore&Vita) e dello staff di Emozione Bici, il Rieti Riding Sport Club con Paolo Ferri e il Fohrans Team con Gianluca Calfapietra hanno messo in piedi un’organizzazione da manuale per allestimento, logistica e tracciati di gara: merito dei volontari, della disponibilità della Protezione Civile, dei Carabinieri, della Polizia Locale, della direzione di corsa a cura dell’Asd Largo Sole, del servizio di scorta tecnica Asd Il Salice, del servizio sanitario Rieti Emergenza, del lavoro di ordinaria amministrazione dei giudici del CSI e della strettissima sinergia con l’amministrazione comunale.
Tutto un insieme di forze che, unitamente alla partecipazione dei corridori, ha portato agli onori delle cronache la Terminillo Marathon, le location di Pian de Valli e Campoforogna, diventate entrambe due grandi mete di ritrovo per il ciclismo e dove si può praticare sport tutto l’anno. Luca Alò
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