Le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), l’ Associazione Medici di origine Straniera in Italia (Amsi) e il Movimento internazionale “Uniti per Unire” , insieme alle associazioni aderenti, esprimono condoglianze ai familiari delle due ragazze uccise in Marocco: Louisa Vesterager Jespersen, 24 anni, danese, e Maren Ueland, 28, norvegese; e ai familiari del giornalista italiano Antonio Megalizzi ,ucciso a Strasburgo. “Questi ragazzi erano cittadini liberi, nostri fratelli, e credevano di realizzare i loro sogni condividendo insieme la speranza per un mondo migliore. Siamo vicini alle famiglie e anche al Marocco, uno Stato che si batte per l’ eguaglianza dei diritti, per un Governo laico, che non vuole lasciare spazio a nessuna forma di estremismo, e che è stato colpito da quest’ orribile atto. Un colpo durissimo, contro il quale bisogna stringersi ancora più uniti, per il sostegno alla memoria delle due giovani donne, e per vincere l’ondata di odio e terrore che sta dilagando tra chi non conosce la realtà di questo Paese, ospitale e sicuro”.
“Il nostro impegno si intensifica ancor più – dichiara i l prof. Foad Aodi, Presidente di Uniti per Unire e Co-mai – quando assistiamo all’ accadere di tragedie disumane nei confronti di cittadini liberi, con lo scopo di scatenare guerre alle religioni e alle civiltà. Siamo molto vicini alle famiglie scandinave ,all’ Italia,al Marocco e a tutti i Paesi e popoli che stanno subendo un terrorismo cieco ,che non rappresenta nessuno, né il mondo arabo ne’ l’ Islam . Questi individui non appartanegono a nessuna religione, come cercano di far sembrare con i loro slogan falsi e non più credibili .Auguriamo a tutti gli italiani Buon Natale, con serenità e rispetto per tutte le tradizioni”.
“Il mio primo pensiero va alla vita di quelle giovani ragazze che è stata stroncata”, dichiara Marika Campeti, coordinatrice del dipartimento “Donne unite” di Uniti per Unire; “non si può pensare di veder partire le proprie figlie per una vacanza felice e poi non vederle più tornare. Questo, come la morte del giovane giornalista italiano a Strasburgo, per mano del terrorismo, è un fatto atroce, che addolora e scuote l’animo di tutti noi. Come donna occidentale che è stata turista in Marocco, mi sento particolarmente colpita, perchè ho conosciuto la bellezza e l’ospitalità di un Paese sicuro e accogliente. Per colpa dell’odio, del terrore e della violenza, per mano di persone che nulla hanno a che vedere con la pacifica società marocchina, un Paese che si è distinto per la sua modernità di pensiero e parità dei diritti, è stato ferito, e piange la morte di due vittime innocenti. Nessuna religione detta la violenza, nessuna società civile accetta la violenza. ”
Anna Rita Santoro