Abnegazione al lavoro, disponibilità e spirito collaborativo: sono solo alcune delle qualità dei suoi lavoratori che l’Anas ha deciso di premiare. Con la giornata del cantoniere che si terrà lunedì 14 gennaio presso l’Auditorium del Massimo, si vuole valorizzare il merito di chi lavora bene e contribuisce a rendere l’Anas un intermediario credibile ed affidabile dello stato.
La figura del cantoniere, evolutasi nel corso della sua storia, ha mantenuto intatti alcune caratteristiche identificative. Il loro lavoro li lega tradizionalmente alla manutenzione della strada, e al presidio del territorio. Case cantoniere e magazzini sono tuttora a testimonianza della loro duplice funzione.
All’inizio del ‘900 le mansioni principali consistevano nella sostituzione dei materiali della massicciata erosi da traffico e agenti climatici e nella manutenzione e pulizia della segnaletica, della banchina e dei fossi di guardia.
Con gli anni ’20 è arrivata la grande rivoluzione: il catrame e del bitume hanno comportato un cambiamento radicale nelle mansioni dei cantonieri, con estensione generalizzata di competenze e responsabilità.
Nonostante la svolta tecnologica abbia contribuito a rendere alcuni lavori manuali più marginali sul mercato, la giornata voluta dall’Anas serve per ribadire che il ruolo del cantoniere,spesso parte attiva nelle attività di protezione civile in caso di calamità naturali, non va sminuito.