Donna eclettica e dal grande talento, Agnès Varda nasce ad Ixelles (Belgio) il 30 maggio 1928; fin da subito si trasferisce insieme alla sua famiglia d’origine in Francia, a Parigi, dove inizia la sua carriera come fotografa presso il Théâtre National Populaire. Poi, a partire da metà anni Cinquanta, la Varda si è occupata di cinema e di lungometraggi, di cui ha fatto la propria vita. È solo l’inizio di un percorso professionale fiorente che l’ha resa nota nel mondo e che le ha permesso di vincere un premio Oscar alla carriera nel 2018.
Arrivano così Cleo dalle 5 alle 7 (1962), Les créatures (1966), Senza tetto né legge (1985), Kung-Fu Master (1988), Garage Demy (1991) e molti altri. Tra i documentari girati dalla Varda, invece, troviamo, Lontano dal Vietnam (1967), Black Panthers (1968), Les plages d’Agnès (2008) ed i recentissimi Visages Villages con l’artista JR (2018) e Varda par Agnès – Causerie (2019).
Oggi, con la morte di Agnès Varda ci ha lasciati una grande regista, ma non solo. È così venuta a mancare anche una delle maggiori sostenitrici della Nouvelle Vague e dei film che ne sono manifesto.
Anna Catalano