Roma, teatro Quirino in scena fino al 14 aprile ’19 OTTO DONNE E UN MISTERO di Robert Thomas adattamento di Micaela Miano. Protagoniste: ANNA GALIENA, DEBORA CAPRIOGLIO, CATERINA MURINO, PAOLA GASSMAN, ANTONELLA PICCOLO,CLAUDIA CAMPAGNOLA GIULIA FIUME MARIACHIARA DIMITRI.
Otto attrici, un unico ambiente, una storia che lascia col fiato sospeso fino alla fine. Un racconto dalle tinte Noir, ritmo dinamico e corale presenza scenica
Siamo a Natale, una famiglia si riunisce per le vacanze e come in un giallo di Agatha Christie avviene un omicidio, un cadavere giace in una stanza chiusa a chiave e le potenziali colpevoli sono lì,tutte insieme e senza possibilità di fuga.
I fili del telefono sono tagliati, fuori fa freddo,nevica, dentro casa la tensione inizia a salire, il sospetto si insinua, sguardi, parole, affermazioni accusatorie, l’ una contro l’ altra in un ritmo incalzante: troppi segreti vengono alla luce , sono tutte delle potenziali assassine, proprio loro, che sono rispettivamente moglie figlie sorella suocera cognata e cameriere del morto, il miliardario Muriel, amante del gentil sesso e prossimo al fallimento.
Un formidabile meccanismo teatrale, una trama infarcita di sorprese, eventi inaspettati e sconvolgenti rivelazioni, storie d’ ipocrisie della borghesia tradizionale, dove il sarcasmo si alterna con la commedia grottesca,a tratti melodrammatica e soprattutto senza mai prendersi troppo sul serio.
Il tutto sotto il segno dell’ironia, con una narrazione costantemente sopra le righe dietro la quale, però, si profila un feroce gioco al massacro che vedrà le otto protagoniste fronteggiarsi a colpi di accuse, recriminazioni e frasi al vetriolo; tutte quante, una dopo l’altra, finiranno prima o poi per tirare fuori i propri scheletri nell’armadio (tradimenti, passioni illecite, inganni e avvelenamenti).
E in questa sottile gara di intrighi e di menzogne, si arriva all’ ennesimo colpo di scena, quello finale: incredule e attonite le protagoniste sono le vittime delle loro stesse bugie e il pubblico, che si aspettava un colpevole, in un attimo realizza che la fine è arrivata, lo spettacolo è concluso e nulla è ciò che sembra.
Emanuela Maria Maritato