Restano indelebili le immagini che ieri, 15 aprile 2019, ritraevano la Cattedrale parigina in preda alle fiamme. Non si è parlato di altro: da un social all’altro rimbalzavano fotogrammi di video in diretta che mostravano al mondo come un patrimonio inestimabile potesse scomparire di fronte agli occhi attoniti degli spettatori in poche ore. Oggi, ad oltre 24 ore dall’incendio divampato nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi, i danni riportati sono ingenti e ciò che resta della chiesa è ben poco.
Una ricostruzione dei fatti molto meno approssimativa e veritiera quella che siamo in grado di fare oggi: stando, infatti, al racconto degli inquirenti, alle 18.50 di ieri sera comincia a divampare un incendio di enormi proporzioni nella Cattedrale; i primi a crollare per effetto del calore delle fiamme sono la guglia (alle ore 19.52) e il tetto (alle ore 20.11). Il fuoco raggiunge poi il campanile e si spinge fino alla torre nord della chiesa. Solo alle 5 di questa mattina i vigili del fuoco sono riusciti, dopo ore di lavoro estenuante, a domare l’incendio. È proprio grazie al loro intervento mirato e coraggiosissimo, spiega Laurent Nunez, sottosegretario all’Interno, che la struttura è riuscita comunque a rimanere in piedi. Una ventina di pompieri si sono fiondati nelle torri per riuscire a battere sul tempo il fuoco e a domare le fiamme affrontandole da vicino.
Nonostante il lavoro dei vigili del fuoco, la guglia ed il tetto sono ormai andati perduti, ma in generale la struttura tiene bene, benché vi siano delle fragilità legate al timpano del transetto nord e alla volta: entrambe avranno bisogno di lavori di manutenzione e messa in sicurezza. Il coraggio e la maestria degli oltre cento pompieri al lavoro in queste ore ha fatto sì che tutte le opere d’arte presenti nella Cattedrale fossero portate in salvo e trasferite durante la notte all’Hotel de Ville, sede del comune di Parigi. La loro destinazione finale sarà, però, il museo del Louvre.
La procura di Parigi ha aperto un’indagine per danneggiamento colposo, escludendo perciò qualsivoglia componente vandalica, criminale e terroristica. Il lavoro degli inquirenti sarà, pertanto, quello di verificare che le cinque società che stavano collaborando ai lavori di restauro della Cattedrale abbiano rispettato le norme di sicurezza. Benché uno dei responsabili del cantiere, Julien Le Bras, abbia dichiarato che non vi sono stati errori di noncuranza nei lavori di manutenzione e restauro, la procura e la polizia stanno indagando e, non appena sarà possibile, effettueranno anche dei rilievi in ciò che resta della Cattedrale.
Secondo quanto riportato dal quotidiano francese Le Parisien, l’origine dell’incendio sarebbe da ricercare nei lavori di saldatura sul telaio di legno posto nel sottotetto. Un’ipotesi, questa, tutta da verificare. Le indagini saranno complesse e richiederanno parecchio tempo. Intanto, però, giungono da ogni dove donazioni per la ricostruzione di un capolavoro artistico, culturale e religioso che promettono una possibilità di recupero e di splendore alla Cattedrale più amata al mondo.
Anna Catalano