In sovraimpressione durante le trasmissioni: «Panzironi non può prescrivere diete e che la “Life 120” non ha alcuna valenza scientifica»
Nuova “tegola” per Adriano Panzironi e per la sua trasmissione “Il Cerca Salute”. Così gridano da ieri alcuni articoli su importanti mezzi stampa nazionali. Dopo le multe e le azioni restrittive dell’Antitrust, dell’Agcom, dell’Ordine dei giornalisti e del ministero dello Sviluppo economico, si apprende, ora è la ministra della Salute Giulia Grillo a “interessarsi” del suo metodo “Life 120”, che stando al giornalista Adriano Panzironi permetterebbe di vivere fino a 120 anni e di guarire da molte malattie tra cui cancro, diabete, Alzheimer e depressione.
Il ministero della Salute ha disposto che tutte le emittenti che ritrasmettono il suo “Il Cerca Salute” debbano obbligatoriamente inserire un testo scorrevole in sottopancia, che dica esattamente questo: “Avviso del ministero della Salute: il Sig. Adriano Panzironi non possiede alcun titolo abilitante alla prescrizione o elaborazione di diete, il ministro della Salute invita a consultare sempre il proprio medico curante. Attenzione: secondo il parere del Consiglio superiore della sanità, emesso nella seduta del 9 ottobre 2018 il metodo “Life 120″ si basa su argomentazioni non supportate da evidenze scientifiche e incorre in imprecisioni ed errori gravi”.
Ad ottobre 2018 è arrivata la prima stangata per il “divulgatore scientifico”: l’Antitrust ha multato Panzironi per un totale di mezzo milione di euro. E solo poche settimane fa l’Agcom ha ulteriormente multato la società di Adriano Panzironi per oltre 264mila euro.
“Life 120 Channel ha trasmesso informazioni pubblicitarie potenzialmente lesive della salute degli utenti”, aveva spiegato il provvedimento dell’Autorità, “tali da diminuire il senso di vigilanza e di responsabilità verso i pericoli connessi al corretto uso dei farmaci, in particolare sotto il profilo della mancata assunzione degli stessi, o del tipo di alimentazione da seguire e quindi tali da risultare pregiudizievoli per la salute dei consumatori/utenti”.
Michel Emi Maritato