Antonella Betti, l’autrice di “Vite strappate in Italia dagli anni ’70 ad oggi” edito da Editrice Italia Semplice e pubblicato nel gennaio 2019, ha affermato chiaramente la propria posizione in merito alle inchieste che riguardano il caso dei minori sottratti e di cui si stanno occupando l’avvocato Carlo Priolo e l’editore e giornalista Michelangelo Letizia. La scrittrice ieri ha ricordato l’esistenza della libertà di stampa e di espressione e ha dato manforte a coloro i quali stanno lavorando per scoprire la verità sul caso dei minori sottratti. Priolo e Letizia sono decisi sul portare avanti l’inchiesta che vede al centro della vicenda anche il nome della sindaca Raggi: entrambi, inoltre, sono stati oggetto di un oscuramento dei propri canali di diffusione delle idee, l’uno del profilo Facebook, l’altro della propria testata giornalistica online.
La Betti ha poi aggiunto: «Verrà fondato un comitato civico che mi vede nella veste di presidente a nome “Vite strappate” in Italia, a cui si devono aggregare tutti, famiglie, professionisti, cittadini, in modo tale che si dia voce a chi voce non ce l’ha».
Anna Catalano