Martedì 23 luglio 2019 alle ore 19,30 avrà luogo nella basilica di San Marco Evangelista in piazza Venezia l’ormai consueta Santa messa commemorativa della scomparsa del prof. cav. avv. Giampiero Arci. Un appuntamento che, negli anni, ha sempre visto un folto numero di amici testimoniare affetto e vivo ricordo, insieme a tanti estimatori della sua figura umana e professionale.
La funzione religiosa è divenuta anche l’occasione per ripercorrerne, di anno in anno, il pensiero e l’impegno politico, così da testimoniarne la costante attualità, ma anche per sottolinearne la capacità di declinare l’azione in favore della collettività. Un aspetto quest’ultimo che trae origine dall’amore per il proprio paese, dall’attenzione verso i segmenti più deboli della società, dalla particolare vocazione ad agire per i giovani e il loro futuro. Temi concreti e irrinunciabili per qualsiasi progetto politico, che richiamano a responsabilità e modelli di comportamento obbligatori per chiunque intenda assumere ruoli ed iniziative nell’interesse generale. A riprova della sua capacità di visione nel futuro è la frase di Giampiero Arci che si è inteso scegliere quest’anno per ricordarne la figura: «Bisogna dare nuovo impulso all’economia e dignità alla politica per riaccendere la speranza dei giovani e la fiducia dei cittadini».
La rivoluzione portata dal progresso tecnologico, la esasperata valorizzazione delle reti commerciali e finanziarie per via dalla globalizzazione, gli stessi cambiamenti climatici non hanno fatto altro che sottolineare l’emergenza di soluzioni che risollevino l’Italia, altrimenti destinata ad un inesorabile, quanto neanche più tanto lento, decadimento. È necessario dunque non mollare, recuperare e coordinare le energie giuste, convogliandole lungo percorsi virtuosi e produttivi, che valorizzino benessere economico e sociale, considerando l’uomo come persona. Soprattutto saper intravedere il percorso per adottare le formule più opportune in un contesto internazionale ed europeo non sempre favorevole.
La centralità del principio di lavorare per un “sistema paese” è dunque d’attualità; in questo si concentra il pensiero lungimirante di Giampiero Arci, un testamento per fare concretamente e non soltanto annunciare. In questo è anche condensato il “senso” della cerimonia commemorativa del 23 luglio: ricordare il valore e, allo stesso tempo, attualizzare il significato della nostra partecipazione alla vita pubblica e privata, collettiva e individuale.
Parole e messaggi che sono diventati nel tempo il patrimonio culturale dell’associazione Giampiero Arci – società civile; il testimone raccolto fa da “timone” per l’attività e i progetti da realizzare, con uno sguardo sempre attento alla società e alle sue componenti, soprattutto quelle più esposte come i giovani. Obiettivi che continuano a motivare con forza Enrichetta Arci e la sua struttura, nella consapevolezza che l’impegno concreto sia il requisito, primo e fondamentale, per una partecipazione costruttiva al progresso sano e articolato del proprio Paese.
Il programma della Commemorazione del prossimo 23 luglio seguirà lo spirito della testimonianza dell’attualità del pensiero e dell’azione di Giampiero Arci, la sua vocazione al sociale, ma anche ai valori dell’umanità, della bellezza e dell’amore verso il prossimo. Verranno eseguiti, rispettivamente all’organo e all’arpa, brani selezionati per l’occasione; seguiranno testimonianze di chi lo ha conosciuto e di alcuni giovani che, pur non avendone avuto modo, hanno comunque tratto ispirazione dalla sua figura.
Paolo Miki D’Agostini