«Un’attesa lunga vent’anni e che ora è giunta a conclusione. Lunedì 5 agosto inizieranno i lavori che porteranno all’abbattimento del tratto sopraelevato di circa 500 metri della tangenziale est, davanti alla stazione Tiburtina. È un intervento storico per la città di Roma». Queste le parole della sindaca Virginia Raggi in merito all’abbattimento del tratto di tangenziale est che fronteggia la stazione Tiburtina.
Una promessa fatta ai cittadini nel lontano 2000 e che ancora oggi nessuno si era impegnato a fondo per portare a compimento. Solamente l’ex sindaco della capitale, Ignazio Marino, aveva tentato nel 2015 un approccio ambientalistico e proposto una bonifica del territorio in favore della costruzione di un parco urbano. Ma anche quella volta nulla era stato poi concluso e quel tratto stradale era rimasto nella sua forma iniziale.
Oggi, invece, le dichiarazioni sembrerebbero parlare chiaro: l’abbattimento della sopraelevata che corre per 500 metri lungo la stazione tiburtina si farà. Con uno stanziamento risalente al 2017 da parte della giunta Raggi di 9,9 milioni di euro, pare si possa dire conclusa l’attesa di migliaia di cittadini che per quasi vent’anni hanno sperato nel rifacimento e nella riqualifica di una porzione del territorio romano.
È stato quindi previsto un periodo di lavorazione suddiviso in dodici fasi da svolgere nell’arco di 450 giorni. In tale frazione di tempo verranno, chiaramente, chiusi tutti gli accessi alle rampe di fronte allo scalo ferroviario. «È stata già predisposta la viabilità locale alternativa per le auto, che potranno raggiungere San Giovanni o lo stadio Olimpico utilizzando le complanari laterali o la circonvallazione interna, ovvero il tratto sotterraneo della tangenziale est» ha spiegato la sindaca Raggi. «Il progetto sull’abbattimento della tangenziale est ha un’origine lontana, risalente al 2000, essendo previsto nell’accordo di programma sul piano di assetto della stazione Tiburtina. Lungaggini burocratiche, volontà politiche, difficoltà di progettazione e realizzazione hanno rischiato di far naufragare l’intervento. Ora l’area sarà sottratta al degrado, riqualificata e restituita ai cittadini con un volto nuovo» ha poi aggiunto la sindaca.
Anna Catalano