«Abbiamo atteso a lungo che qualcuno si interessasse dei “figli d’Italia”, che qualcuno capisse e si rendesse conto che rapire i figli ai genitori nelle scuole, nelle case, negli ospedali, lungo le strade mente i figli tengono la mano ai genitori è un atto ingiustificato, un crimine verso l’umanità che decapita la forma di governo repubblicana dello Stato italiano e cancella i diritti fondamentali della Costituzione. Abbiamo atteso a lungo, ma nessuno ci ha dato ascolto» queste le parole che l’avvocato Carlo Priolo utilizza per descrivere l’utilità della nascita del partito “Figli d’Italia” che lo vede nelle vesti di presidente. Il legale già da molti mesi, infatti, si occupa di casi di sottrazione ingiustificata di minore e difende i genitori che si vedono privati dei propri figli da sentenze emesse dai tribunali minorili.
«Il Tribunale dei minorenni di Roma tutela i figli dalle manipolazioni dei genitori troppo affettivi, ma i figli vanno lasciati ai propri genitori e nella casa in cui sono nati. Noi abbiamo pensato di fondare un partito perché circa tre milioni di cittadini italiani si trovano in questa situazione. La nostra piattaforma conta dai 300mila ai 400mila partecipanti. Siamo autorizzati a fondare il partito “Figli d’Italia”».
L’intendo del partito, nato lo scorso 3 settembre, è quello di cancellare i tribunali minorili, allontanare i pedofili dalle organizzazioni in cui i bambini si trovano ed abbattere la vendita degli organi dei minori. Nell’immediato l’avvocato Priolo ritiene serva emettere un decreto legge di tre articoli da aggiungere al codice civile ed una proposta di legge, adottabile attraverso un decreto legge, con la richiesta di indennizzi per le famiglie colpite dalla sottrazione dei figli, dove il calcolo dell’indennizzo si basa sul periodo di separazione dei bambini dai genitori e dal grado di sofferenza patito da questi ultimi.
Qui per l’intervista integrale: https://www.facebook.com/paeseroma.quotidiano/videos/2357292101256054/
Anna Catalano