Secondo il segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti non c’è alcun impegno da parte del governo per la definizione di una legge sulla non autosufficienza e sulla rivalutazione delle pensioni, di fatti soltanto dopo l’incontro con i sindacati confederali, ha promesso di inserire in manovra un micro-ritorno alla indicizzazione per le pensioni fino a duemila euro. Pochi spiccioli per dare un segnale, ma gli impegni che il governo ha preso nell’ultimo incontro erano ben altri.
Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, in precedenza, avevano assicurato che nella manovra sarebbe stata inserita una legge sulla non autosufficienza, seppur da realizzare entro tre anni, mettendo così a disposizione circa un miliardo in più al mondo delle pensioni.
Quindi le opzioni per l’uso di questo miliardo erano due: il ripristino della rivalutazione delle pensioni, ridimensionata fino al 2021, o l’estensione della quattordicesima oltre la soglia delle pensioni da mille euro. La proposta sindacale era di arrivare a 1.500, ma l’ipotesi era che si potesse scendere fino a 1.250 euro. Nel primo caso si sarebbero dati pochi soldi a tutti, nel secondo si sarebbe agito sui redditi medio-bassi, destinando la quattordicesima a 1 milione di pensionati in più. Ecco perché la seconda opzione era sembrata la più probabile, con un investimento di circa 600 milioni di euro. Ma alla fine si è preferito puntare sulla prima e mettere a disposizione circa 200 milioni.
Logicamente tra i pensionati la notizia non ha suscitato grande entusiasmo, il risparmio di 2 miliardi di euro rispetto alle attese nel 2020 e 2021, di cui ha parlato anche il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, ne è la prova, tanto che l’ipotesi della estensione della quattordicesima non doveva essere alternativa all’anticipo pensionistico. Ma ora le carte in tavola sono cambiate «Se non dovessero arrivare nuovi segnali siamo pronti a confermare la nostra mobilitazione scendendo in piazza insieme a Fnp-Cisl e Uilp-Uil il prossimo 16 novembre a Roma», fa sapere Pedretti.
Giuliano Borgna