Ed ecco l’aliquota base della nuova Imu, frutto della fusione tra Imu e Tasi, sarà dell’8,6 per mille e i sindaci potranno aumentarla fino a un massimo del 10,6 per mille.
La nuova Imu potrà essere portata fino all’11,4 per mille e con una delibera comunale si potrà decidere anche di ridurla fino ad azzerarla ed i sindaci potranno decidere di annullare anche il prelievo su ville, castelli e abitazioni di pregio, per i quali l’imposta si applica anche quando sono prima casa.
Intanto le aziende e i lavoratori autonomi potranno detrarre integralmente l’Imu già dal 2022 sugli immobili usati per l’attività. E’ quanto scritto nella bozza di manovra. Per quell’anno, finora era prevista una deducibilità al 70%. Restando ferme “le percentuali di deducibilità parziale per i periodi d’imposta 2019 (50%), 2020 e 2021 (60%)”.
Paolo Miki D’Agostini