Angelo Cicalese è il responsabile nazionale del servizio Finanza Agevolata – Eurofinanza della Cicas. E’ lui a supportare in toto le aziende, sia in ambito burocratico che in quello economico e finanziario. «Lavoriamo nel settore da trent’anni. Mi sento di dare un consiglio a chi volesse aprire un’attività ma non possegga un accesso al credito ordinario, cosa che accade spesso. Sappiate che esistono strumenti finanziari che aiutano a finanziare le start up nei vari settori, anche tramite importi che possono arrivare fino a tre milioni di euro a tasso 0. Questo sempre sulla base di un business plan e per giovani sotto i 35 anni.»
Stando alle parole di Cicalese, i finanziamenti agevolati sarebbero concessi dallo Stato attraverso strutture specifiche preposte a tali azioni. «In realtà queste strutture sono poco conosciute in tutta Italia, ma in particolare nel Lazio. Pochi sanno che esiste un contributo a fondo perduto che può arrivare fino a 200mila euro. Inizialmente questa era una misura economica destinata solo al sud Italia, però poi con il tempo è stata estesa anche al Lazio.»
Come aprire un’attività? Semplice. Basta rivolgersi alle persone giuste, quelle più qualificate. «Le imprese si costruiscono mediante una pianificazione, che soprattutto in Italia deve essere meticolosa in ambito giuridico, amministrativo, commerciale, economico e finanziario. La pianificazione organica evita ai nuovi imprenditori di incorrere in problemi e grattacapi. E’ anche vero che sono pochi i professionisti in grado di dare informazioni corrette. Gli enti stessi che erogano finanziamenti hanno uno strumento di accompagnamento e selezione per dare un consiglio sulla fattibilità dell’operazione».
Eurofinanza negli ultimi trent’anni ha aiutato circa otto mila imprese. «L’economia italiana è in un periodo stagnante, quindi per creare ricchezza dobbiamo esportare i nostri prodotti all’estero. Però a danneggiare le aziende esportatrici italiane è la contraffazione e, purtroppo, non esistono strumenti efficaci per combattere questo dramma commerciale. Chi compra negli USA o in Cina, ad esempio, non ha la possibilità di capire davvero se la merce in commercio provenga davvero dal nostro Paese oppure no. O meglio, non aveva. Oggi, anche grazie ad una nostra idea e dalla collaborazione con la STMicroelectronics, è nato un dispositivo, il passaporto elettronico del prodotto, ossia un passaporto biometrico normalissimo che può essere inserito nei prodotti non alimentari utile a confermare la reale provenienza della merce. Aiuterebbe ad affermare la paternità dei nostri prodotti, aiuterebbe le aziende a certificare l’origine, ma aiuterebbe anche lo Stato italiano, perché il 20% dei dazi imposti all’estero verrebbe recuperato dalla garanzia di qualità e provenienza del prodotto sul mercato». In altre e più semplici parole, se vuoi un prodotto italiano non puoi che comprarlo dall’Italia.
Ma le innovazioni in campo commerciale non si fermano qui. Angelo Cicalese è, di fatto, il padre effettivo di un nuovo progetto che potrebbe rivoluzionare la realtà delle piccole imprese, di quelle categorie escluse dal panorama commerciale dominato dai colossi mondiali. «Ormai quasi tutto il commercio si svolge online, al fine di poter garantire a tutte le piccole aziende italiane l’accesso al mercato globale online, è nata anche la Piattaforma Italia, una sorta di centro commerciale sul web che permette a queste aziende di avere un canale di vendita online e, nel contempo, funge da interfaccia ai colossi del web-marketing mondiale. Noi non intendiamo fare concorrenza ad Amazon, noi cerchiamo di vendere alla factory più famosa al mondo in campo di e-commerce. I colossi del web sono già interessati e accetterebbero solo prodotti con passaporto elettronico. La piattaforma è nata per accettare solo prodotti con passaporti elettronici e garanzie di qualità». Quello che si prospetta, dunque, è un made in Italy che punta solo sul made in Italy.
Per maggiori informazioni:
Angelo Cicalese
Mail: eurofinancesrl@gmail,com
Tel. 328 36 88 712
Anna Catalano