Finalmente qualcuno ‘batte un colpo’: nel corso di una call che abbiamo tenuto il 23 marzo con la Regione, nella persona dell’assessore Alessandri, abbiamo fatto il punto sulla situazione dei lavoratori Atac. Abbiamo fatto presente che con l’attivazione del Fondo Bilaterale di Solidarietà per il Trasporto Pubblico, quattromila persone rischiano pesanti decurtazioni dello stipendio. E’ una situazione penosa per migliaia di famiglie, che i lavoratori non possono sostenere: le Istituzioni devono intervenire e si deve passare al più presto dalle parole ai fatti.”.
E’ quanto dichiarano, in una nota congiunta, dei responsabili del Tpl, Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Ugl Fna Lazio, aggiungendo che “a quanto ci risulta, l’azienda, che da poco ha scongiurato il fallimento, non è in grado di colmare il ‘gap’ reddituale dei lavoratori per cui sarà attivato il Fondo: è necessario quindi che le Istituzioni – governo, Campidoglio e Regione – facciano scelte coraggiose, facendo sì modo che la ‘forbice’ economica sia il più possibile sottile per i lavoratori. Qualsiasi somma riceva Atac deve essere in primis destinata a questo scopo: non è certo colpa dei dipendenti se la situazione finanziaria al momento è al collasso a causa del crollo dei ricavi da bigliettazione”.
“In ultimo – concludono – comprendiamo che la riduzione del servizio del 25% e l’eliminazione del pagamento delle strisce blu sia stata una scelta politica che può avere successo, ma il Campidoglio dovrebbe ricordare che dietro queste decisioni ci sono lavoratori, famiglie, che vivono del loro stipendio: si devono assumere decisioni responsabili”.
Maura Capuano