Nel dl curaitalia sono presenti alcuni provvedimenti che riguardano il fisco, la sospensione di soli due mesi di tutte le attività di riscossione dell’Agenzia delle Entrate, allo stesso tempo viene prevista una estensione di due anni, passando da 5 a 7, dell’attività di caccia agli evasori fiscali.“Non c’è alcuna intenzione di colpire i contribuenti, si tratta di un rinvio tecnico”, si specifica dall’Agenzia che nega l’accanimento contro gli italiani alle prese con problemi tributari in una fase così delicata. Peccato il dl non dica questo.
Vengono prorogati di due anni i termini di accertamento e prescrizione in deroga all’articolo 3 comma 3 dello Statuto del Contribuente applicando di netto l’articolo 12 del Decreto 159/2015 che dispone “misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione”.
La prescrizione quinquennale salta. Il Fisco potrà agire fino al 2022 per effettuare controlli, accertamenti, riscossioni e contenziosi verso un contribuente che, in condizioni normali, alla fine di questo anno poteva considerarsi in salvo rispetto a controlli per imposte relative all’anno 2015. “È una norma indecente”, ha affermato l’ex viceministro dell’Economia Enrico Zanetti ,” È assurdo prosegue Zanetti che si colga a pretesto un momento così difficile per operare un giro di vite insensato nei confronti dei contribuenti”. Aiutare una nazione in difficoltà sembra proprio essere una missione secondaria dei nostri governanti ,che si troveranno in aprile alla stesura finale del dl che potrebbe salvare o definitivamente affossare l’Italia.