Aldo Moro fu uno dei fondatori della Democrazia Cristiana, di cui fu segretario nel 1959, e suo rappresentate alla Costituente. Ricoprì diversi ruoli, tanto all’interno del partito, quanto in politica nazionale ed internazionale; fu cinque volte Presidente del Consiglio nella IV° e nella VI° Legislatura, Ministro degli Affari Esteri, della Pubblica Istruzione e della Giustizia, nonché Presidente del Consiglio Europeo nel 1975.
Aldo Moro fu tra i primi a sostenere la cosiddetta “apertura a sinistra” del partito, favorendo l’alleanza con il Partito Socialista Democratico Italiano, avvenuta nel 1962 con il quarto governo Fanfani, e fu attore protagonista, negli anni ’70, insieme ad Enrico Berlinguer, del processo di riavvicinamento tra le opposte forze politiche della DC e del PCI, denominato “compromesso storico”. Il 16 marzo 1978 fu rapito dalle Brigate Rosse, 55 giorni prigioniero e fu ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio nello stesso anno.
In questi giorni di paure e angoscia di condividere la nostra vita con il virus (covid-19), non si può non ricordare la figura di Aldo Moro che, esattamente 42 anni fa. Quella mattina del 16 marzo del 1978 Moro venne rapito, ma persero la vita Oreste, Francesco, Domenico, Raffaele e Giulio, tutti poliziotti e carabinieri della sua scorta, tutti uomini valorosi che sapevano di rischiare tutto solo per la protezione di un uomo.
L’incubo non finì lì: come sappiamo, dopo 55 giorni, la morte toccò anche ad Aldo Moro, il suo corpo nel giorno 9 maggio 1978 venne ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa in via Michelangelo Caetani, sempre a Roma.
Si tratta di uno degli episodi più conosciuti in Italia, che resterà per sempre nella mente degli italiani. Purtroppo, questa rimane una delle vicende più complicate e tristi della storia del nostro paese, che non dobbiamo mai dimenticare.
Oggi, come allora, il popolo italiano sta vivendo un periodo di angoscia a causa del Coronavirus. Sembra vivere un incubo, sembra essere in un film apocalittico, in una continua lotta contro il tempo. E proprio in tale occasione alcuni uomini si chiedono: cosa avrebbe fatto Aldo Moro se fosse ancora vivo? Nessuno, purtroppo lo sa e sarebbe davvero curioso saperlo, ci si chiede se sia uno scherzo del destino far coincidere questi due momenti della nostra storia italiana.
Per approfondire la storia del grande statista On. Aldo Moro. Vi consigliamo un ottimo libro “Prospetto psicografico di Aldo Moro” autrice Anna Rita Santoro, editore Italia Semplice. In questo libro ci sono tutte le 87 lettere che ha scritto On. Moro prigioniero 55 giorni, tra cui ci sono dei documenti rari (dall’Archivio centrale dello Stato) per la prima volta vengono messi al pubblico.
Ubaldo Marangio