In questa vicenda tragicamente incomprensibile ed enigmatica, non sono ancora state scritte le pagine giuste e definitive”,continua Laura Panciroli, legale del ragazzo condannato per aver ucciso a martellate la sua fidanzata il 13 agosto 2007. “Questo è davvero un errore. Alberto Stasi non è responsabile di questo fatto. Sono emersi elementi nuovi, mai valutati prima”conclude l’avvocato. In quell’Agosto del 2007, Stasi avrebbe raggiunto in bicicletta la villetta di Chiara Poggi. Sono le 9.12 quando viene disinserito l’allarme di casa,e dopo pochi minuti per un motivo che nessuno ha mai capito o dimostrato, il ragazzo avrebbe colpito alla testa Chiara, alla base delle scale, poi dopo che ha perso i sensi viene trascinata sul pavimento. Gli schizzi di sangue indicano che vicino al telefono di casa la ragazza si riprende e lui la colpisce ancora fino a spaccarle il cranio lanciandola poi giù dalle scale che portano in cantina. Le tracce indicano che l’assassino è andato poi in cucina,verso il garage e in bagno, dove prima si lava le mani e poi pulisce il lavandino compreso sifone e portasapone. A questo punto esce dalla villetta, sale in bici e torna a casa,sono le 09.35 il computer di Stasi viene acceso. L’omicidio sarebbe dunque avvenuto in 23 minuti. Oltre ai genitori di Chiara,però le chiavi di casa Poggi le aveva anche una famiglia di Garlasco. E’ questa la chiave della revisione?Non ci sono impronte uscenti dell’assassino,ed e’ subito mistero che si aggancia ad un altro lato oscuro, quello del dna ritrovato sotto le unghie di Chiara che presumibilmente poteva corrispondere a quello dell’aggressore. Non coincideva con quello di Stasi,ma a quello di Andrea Sempio, un amico del fratello di lei. Sia per l’avvocato dei Poggi che per il Tribunale “non era valido per alcun confronto”. La possibilità di analizzare e comparare questo Dna è stata materia controversa tra i genetisti. Così il procedimento fu archiviato e Sempio scagionato. Tanti punti a distanza di 13 anni aspettano ancora di essere chiariti,e potrebbero essere la svolta nella revisione del processo,che forse per anni ha portato il nome di un assassino innocente?