Poco prima del voto, Sgarbi ha detto che “quanto sta accadendo con le intercettazioni sul Csm è una nuova tangentopoli” e ha chiesto “una commissione parlamentare di inchiesta che indaghi su questa nuova tangentopoli, una ‘Palamaropoli'”. Sgarbi ha citato Francesco Cossiga che “definì l’Anm come un’associazione a delinquere mafiosa”. Con queste ultime, che hanno scatenato la reazione di Giusi Bartolozzi.Ha detto la deputata di Forza Italia “Che si dica che la magistratura tutta sia mafiosa mi fa inorridire”. Sgarbi, a quel punto, ha perso il controllo e ha nuovamente alzato i toni contro la Bartolozzi e portando così il vicepresidente Carfagna a imporre la sua espulsione dall’Aula.
A questo punto sono intervenuti i quattro commessi e lo hanno sollevato di peso, due per le gambe e due per le braccia, e mentre lo portato fuori mentre urlava altri insulti come “vaffanculo”, “stronza” e “troia”. “Ha pronunciato parole irripetibili nei confronti di Bartolozzi e della presidenza.
Carfagna ha detto “Il rispetto reciproco è assolutamente dovuto. Ascoltare insulti e improperi continui nei confronti di una donna è inaccettabile”. Mentre Sgarbi venina portato via dai commessi. “Vergogna, Vergogna! Pagliaccio”, hanno urlato diversi deputati e Carfagna sottolineava che “ha trasformato quest’Aula in uno show”.
Vittorio Sgarbi ha risposto “Non appartengo alla categoria dei pavidi, dei vigliacchi, dei tornacontisti. Dico quel che penso. Ci metto sempre la faccia. Sto in Parlamento a testa alta. Chi mi attacca è solo perché ricordo loro cosa sono e sono stati, come hanno ottenuto quei posti e come verranno ricordati”.
Anna Rita Santoro