Ieri, 26 giugno, sono scesi in piazza, a Firenze, i lavoratori della sanità. Aldilà delle istanze specifiche del settore, Monica Guerra segretaria nazionale del sindacato Usis Sanità, da noi intervistata, ha messo in evidenza le storture del sistema sanitario, a trecentosessanta gradi, accusando il Governo di disinteressarsi totalmente della salute dei cittadini, e di quella degli operatori sanitari, in prima linea nella battaglia al Covid, e mandati praticamente allo sbaraglio, cosa non accaduta, invece, in altri Paesi che hanno affrontato la pandemia con decisioni più cogenti e coerenti rispetto alla situazione reale.
Ha poi detto che sarebbe importante, per fugare ogni dubbio sulla legittimità e sulla necessità delle decisioni impopolari prese dal Governo, a colpi di uno strumento legislativo, quello del DPCM, mai usato prima, in tal senso, e che hanno portato dall’emergenza sanitaria, a quella economica, conoscere le statistiche vere sui decessi dovuti al virus, anche per approntare tramite lo studio dei dati, una strategia sanitaria diversa, in grado di meglio arginare un’eventuale seconda ondata, evitando, appunto sia un numero elevato di decessi, sia una nuova chiusura totale, che sarebbe insostenibile, oltre che difficilmente riproponibile per il nostro Paese. Vista la sua disponibilità, e la sua capacità di analizzare in profondità, i problemi del comparto sanitario, aldilà delle mere rivendicazioni sindacali, ci proponiamo di intervistare nuovamente Monica Guerra, in un focus speciale, dedicato, appunto, al mondo della sanità ed alle sue molteplici sfaccettature economiche, sociali, e politiche.
Luca Monti
Si ringrazia per le foto, il Blogger Stefano Giannattasio