Come ormai sembra essere diventata consuetudine dopo la riapertura post quarantena anche ieri, sabato pomeriggio, si sono incrociate, in centro a Firenze, due manifestazioni.
La prima dal titolo “Basta spremere Firenze”, convocata dalla sigla Resistenze Firenze ed incentrata sulla lotta alla rendita immobiliare ed all’economia legata al turismo, si è svolta in Piazza dei Ciompi ed ha avuto uno spiacevole fuori programma in quanto, un residente ci ha segnalato che nel vicino Borgo Albizi, alcuni facinorosi, avevano lanciato un fumogeno rosso ed imbrattato di vernice, anch’essa rossa, il portone di Palazzo Alessandri, immobile storico risalente al XV secolo, probabilmente perchè recante l’annuncio “affittasi” inerente alcune sue parti ad uso ufficio evidentemente in contrasto con la logica dei manifestanti, favorevoli, invece ad una facilitazione del ritorno della residenza in centro, che tuttavia, nelle condizioni attuali ci sembra destinato a rimanere chiuso nel libro dei sogni, essendo impensabile poter modificare da un giorno all’altro l’economia fiorentina, basata da decenni ormai, sul turismo e sulla quale si sono scritte pagine e pagine di analisi politiche e sociali, che tuttavia non hanno portato ad una vera volontà di cambiare le cose in altro senso.
La seconda manifestazione di ieri, invece, che aveva come tema la lotta per la libertà del Kurdistan e della Palestina. si è svolta in Piazza della Repubblica, con un breve corteo ed ha visto la partecipazione dei due Consiglieri Comunali di “Sinistra in Comune”, Antonella Bundu e Dimitrji Palagi. Un esponente palestinese nel suo intervento ha chiesto la solidarietà dell’Unione Europea, unico organismo internazionale, in grado a suo avviso di fermare politicamente la politica neocoloniale di Israele che mette in pericolo la pace in Medio Oriente. Un esponente dei Curdi, invece, ha chiesto all’Italia di smettere con l’ipocrisia politica delle parole pacifiste che contrastano con la realtà, in quanto l’Italia stessa, produce in grandi quantità, con le proprie industrie, le stesse armi che vengono usate anche contro il popolo curdo, nella fattispecie le cosiddette cluster bombs, usate comunemente nella guerra in Siria, nella quale ha trovato la morte, il 18 marzo 2019, anche un fiorentino, Lorenzo Orsetti arruolatosi nelle milizie filocurde, col nome di battaglia “Tekoser”.
Luca Monti
Si ringrazia per le foto, il Blogger Stefano Giannattasio