Svanito anche quello spiraglio di luce che conferiva una relativa tranquillità ai dipendenti fino a qualche giorno fa. E’ notizia delle ultime ore, infatti, l’eliminazione del comma 4 dell’articolo 14 approvato nell’agosto 2020 che prorogava le disposizioni in materia di licenziamenti a livello aziendale.
Se fino a poco tempo fa il lavoratore poteva contare sulla cassa integrazione e sulla proroga dei licenziamenti, su una precaria stabilità (date le tempistiche imposte a migliaia di famiglie italiane dall’Inps), ora la situazione parrebbe assolutamente capovolta. La revoca della proroga firmata il 12 ottobre 2020 metterebbe quindi a rischio milioni di posti di lavoro e legittimerebbe le piccole e medie imprese italiane a licenziare i propri dipendenti utilizzando la “causa Covid”. I dipendenti inseriti in aziende italiane con a disposizione capitali ridotti hanno quindi i giorni contati: settantacinque giorni per scoprire il proprio destino. Settantacinque giorni, poco più di due mesi, per sapere se il nuovo anno porterà con sé anche un’incertezza economica e lavorativa.
Sarà proprio a partire da inizio gennaio 2021, infatti, che anche bar, ristoranti, pizzerie, i luoghi di ritrovo per eccellenza e quelli considerati maggiormente a rischio chiusura avranno la possibilità di licenziare i propri collaboratori e sottoposti contando sul benestare dello Stato e sul suo silenzio.
E’ la fine di ogni sicurezza, di ogni via di ripresa, di ogni meritata e doverosa cautela per tutti quei dipendenti che chiedono solamente la possibilità di lavorare e portare a casa uno stipendio. Il Covid non ci ha rubato soltanto la possibilità di vivere serenamente e a contatto con chi amiamo, ma ci ha tolto anche la possibilità di lavorare. E i più a rischio saranno proprio i giovani, quelli comunemente (e banalmente) considerati “gli inoccupati facilmente inseribili”, ma che, guarda caso, rappresentano il maggior numero di disoccupati in Italia.
L’ennesima beffa, forse, di un Paese che chiede al popolo una significativa crescita demografica, senza riuscire ad assicurare ai più giovani nemmeno la possibilità di costruirsi un futuro.
Anna Catalano